Fino al 1990, anno della Prima Guerra del Golfo, i cristiani in Iraq erano circa 600.000, il 3,2 per cento della popolazione, stimata in 18 milioni. Con gli anni dell’embargo (1990-2003) inizia il calo: sono circa 554.000 nel 2003, così ripartiti: 370.000 caldei 100.000 siriaci cattolici e ortodossi 50.000 assiri 20.000 armeni 10.000 protestanti4.000 latini Nel 2003, con l’occupazione dell’Iraq e l’inizio degli attentati contro chiese e clero, si accelerano l’esodo verso Nord e l’emigrazione all’estero. Nel 2010 i cristiani sono stimati attorno ai 400.000Con l’occupazione di Mosul e di parte della Piana di Ninive, la presenza cristiana è a rischio estinzione. Oggi i cristiani sono stimati attorno ai 250.000, meno dell’1 per cento della popolazione.
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