La lebbra colpisce ancora nel mondo "soprattutto le persone più disagiate e più povere" ha ricordato ieri papa Francesco al termine dell'Angelus in Piazza San Pietro, giorno in cui si è celebrata la 65esima Giornata mondiale dei malati di lebbra. "A questi fratelli e sorelle - ha aggiunto il Papa - assicuriamo la nostra vicinanza e solidarietà; e preghiamo anche per coloro che li assistono e si adoperano per il loro reinserimento nella società".
L'India il Paese più colpito. Nuovi casi pure in Europa
Ancora oggi, sottolinea il messaggio della Santa Sede per la giornata contro la lebbra, ogni 2 minuti una persona viene colpita dal morbo di Hansen. Per questo "la lebbra continua ad essere un problema sanitario importante laddove persistono condizioni socio-economiche precarie che ne favoriscono la trasmissione". Una conferma di ciò viene dai dati pubblicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2017 sulla lebbra nel mondo: la malattia ha la sua più alta concentrazione in 14 Paesi che da soli rappresentano il 95% dei nuovi casi. Il Paese più colpito dal morbo di Hansen si conferma l'India con 135.485 casi, seguono il Brasile con 25.218 casi e l'Indonesia con 16.826 casi. Perfino in Europa si sono registrati 32 nuovi casi di contagio nel 2016.
Inoltre nei Paesi in cui la malattia è endemica, tra le persone colpite, ci sono molti minori: ogni 100 persone affette dal morbo di Hansen nel mondo, infatti, 9 hanno meno di 15 anni. Per contrastare con efficacia ed incisività la malattia di Hansen, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la Strategia globale contro la Lebbra (2016-2020), nella quale un ruolo importante hanno la difesa dei diritti umani fondamentali, la riduzione dello stigma e la conseguente promozione dell'integrazione e dell'inclusione sociale, il ripristino della dignità delle persone colpite dalla malattia e l'accesso alle cure.
Il card. Turkson: unire gli sforzi di Chiese, governi e ong
Per il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, "per avere un mondo libero dalla lebbra e dall'emarginazione, bisogna unire gli sforzi di tutte le Chiese, comunità religiose, organizzazioni internazionali, governi, grandi fondazioni, Ong e associazioni di persone colpite dal morbo che finora hanno contribuito alla lotta contro questa malattia". Nel messaggio per la Giornata mondiale dei malati di lebbra il cardinale Turkson ha pure invitato a potenziare progetti congiunti di cooperazioneperchè "se affrontata con il giusto approccio, la lebbra potrà essere finalmente eradicata". "La lebbra continua ad essere un problema sanitario importante laddove persistono condizioni socio-economiche precarie che ne favoriscono la trasmissione", ha scritto nel messaggio il porporaro ghanese. "Lo stigma sociale rimane oggi il problema principale per le persone affette dal morbo di Hansen (questo il nome scientifico della malattia, ndr.) ed è quindi importante, riprendendo le parole di Papa Francesco, 'lottare contro questo morbo, ma anche contro le discriminazioni che esso genera'. Più degli altri, i malati di lebbra hanno bisogno della vicinanza umana, di quel 'tocco' che sprigiona una benefica energia liberatoria. Quante volte, dice il Santo Padre, "incontriamo un povero che ci viene incontro!".