Sistemi anti missile israeliani in azione nei cieli di Ashkelon - Reuters
L'Iran ha lanciato decine di droni verso Israele. La conferma è arrivata intorno alle 21.50 italiane ad “Avvenire” da fonti di intelligence e diplomatiche, proprio mentre l’aereo del presidente Netanyahu è decollato per una destinazione sconosciuta. Non si sa se il primo ministro fosse a bordo. Poco prima si era appreso che il capo del governo israeliano si sarebbe rifugiato in un bunker a Gerusalemme insieme alla moglie, presso la residenza di un imprenditore americano che ha fatto fortificare la sua villa.
"In risposta ai numerosi crimini del malvagio regime sionista, tra cui l'attacco al consolato e l'uccisione di forze militari iraniane, l'Iran ha attaccato Israele nelle prime ore di domenica", hanno affermato le Guardie Rivoluzionarie iraniane dopo il lancio di droni e missili dall'Iran verso Israele come ritorsione per il suo recente attacco alla sede consolare iraniana a Damasco. "Questo fa parte della punizione iraniana del regime illegittimo e criminale, attraverso l'operazione denominata 'Vadeh Sadegh' (Vera promessa). I dettagli dell'attacco iraniano saranno pubblicati a breve", si legge in un comunicato, citato da Tasnim.
Il premier israeliano Netanyahu (al centro) nella riunione del gabinetto di guerra, notte 14 aprile 2024. (Foto dell'Ufficio del Primo Ministro israeliano / AFP) - ANSA
«Cittadini israeliani, negli ultimi anni, e ancor più nelle ultime settimane, Israele si sta preparando alla possibilità di un attacco diretto da parte dell'Iran - ha detto il premier in un messaggio alla Nazione -. I nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco. Apprezziamo il fatto - ha aggiunto - che gli Usa siano al fianco di Israele, così come il sostegno della Gran Bretagna, della Francia e di molti altri Paesi. Chiunque ci fa del male, noi lo colpiamo. Ci difenderemo da ogni minaccia e lo faremo con freddezza e determinazione».
Ci sono volute alcune ore perché i velivoli senza pilota raggiungessero il suolo israeliano. Intorno alla mezzanotte italiana abbiamo sentito distintamente il rombo dei caccia militari israeliani sorvolare la città.
Già alla mezzanotte di Israele era giunta conferma che il sistema di intercettazione delle minacce aeree era entrato in funzione non appena i primi droni sono entati nello spazio aereo della Giordania, grazie a un "ombrello protettivo" fornito dagli Usa e da altri attori regionali, tra cui i, Regno di Giordania, che hanno consentito a Tel Aviv di intevenire anticipando l'attività della contraerea.
Che gli scenari peggiori si stessero avvicinando lo aveva confermato una notizia arrivata da Washington. Il presidente Joe Biden aveva improvvisamente cambiato programma lasciando la sua residenza nel Delaware, dove si era recato per trascorrere il fine settimana, rientrando alla Casa Bianca dove lo attendevano «consultazioni urgenti» sulla crisi in Medio Oriente. Poche ore prima la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, Adrienne Watson, aveva espresso la «ferma condanna per il sequestro da parte dell’Iran della Msc Aires in acque internazionali». «Ne chiediamo il rilascio immediato», aveva sottolineato, precisando che «l’equipaggio è composto da cittadini indiani, filippini, pachistani, russi ed estoni».
Il primo aprile Tel Aviv aveva attaccato il consolato iraniano a Damasco, uccidendo sette Guardiani della Rivoluzione, tra cui due alti comandanti. Il presidente americano ha dichiarato che si aspettava una rappresaglia iraniana «prima, piuttosto che dopo» e avvertito Teheran di «non farlo». Il portavoce militare di Israele, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha avvertito: «l’Iran dovrà affrontare le conseguenze se sceglierà di inasprire ulteriormente la situazione».
"Ho sentito Teheran e mi hanno detto che ci sarà massima attenzione e responsabilità per quanto riguarda i militari italiani: da parte iraniana c'è una rassicurazione e un impegno al riguardo", ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in diretta telefonica al Tg1.
Droni iraniani nel cielo di Gerusalemme. 14 aprile 2024. - Foto Nello Scavo
1.40 ORA DI ISRAELE - PARTITA LA SECONDA ONDATA E I PRIMI MISSILI
Dopo la prima serie di circa 500 droni, è appena partita la seconda ondata di velivoli senza pilota iraniani. Si tratta dei famigerati Shaed, già adoperati dalla Russia contro l’Ucraina. Sono apparecchi kamikaze, progettati per lanciarsi lungo traiettorie suicide. I radar militari hanno inoltre avvistato la traiettoria ipersonica del primo gruppo di missili che dovrebbero penetrare lo spazio aereo israeliano mentre i droni tenngono impegnata la contraerea "Iron Dome", la "Cupola d'acciaio" israeliana nota per la sua efficienza ma che difficilmente può affrontare un attacco come mai se ne sono visti nella storia recente.
Almeno quattro caccia americani e due francesi sono decollati dopo l'attacco lanciato dall'Iran. Gli F18 statunitensi, secondo quanto si apprende da fonti d'intelligence della Nato, sarebbero decollati dalla portaerei Eisenhower che si trova nella parte settentrionale del Mar Rosso e si sta dirigendo verso Suez. La Eisenhower, scortata da una squadriglia navale, può fornire copertura anche al Sud di Israele, sul Mar Rosso, lungo le coste di Eilat, uno delle regioni nelle quali si starebbero dirigendosi alcune decine di droni.
Il ministro della Difesa dell'Iran ha minacciato ogni Paese che consentirà ad Israele di reagire contro l’Iran. Mentre gli Hezbollah libanesi, sostenuti dall'Iran, hanno annunciato di aver lanciato dei razzi verso le alture del Golan occupate da Israele. Tel Aviv si trova a dover fronteggiare un attacco senza precedenti: droni, missili, artiglieria, razzi. Nessuno è in grado di prevedere quanto a lungo possano tenere le difese israeliane. Preoccupazione che viene affrontata nella Situation Room della Casa Bianca, dove si trova il presidente Joe Biden e il suo team per la sicurezza nazionale. Presenti anche il capo del Pentagono Lloyd Austin, il segretario di Stato Antony Blinken e la vice presidente Kamala Harris collegata in video.
Il primo ministro israeliano Netanyahu, si troverebbe nel Paese, e non a bordo dell’aereo di Stato decollato poco prima che venisse confermato l’attacco iraniano.
Ansa
aggiornamento (01.50 ora di Israele)
1.50 - ESPLOSIONI A GERUSALEMME
Almeno sei potenti deflagrazioni sono state udite a Gerusalemme prima che venissero attivate le sirente antiaere. Mentre scriviamo le esplosioni sono in corso. La contraerea israeliana sta intervenendo per intercettare e distruggere gli ordigni volanti. Non è chiaro se si tratta di droni e missili diretti nei pressi delle basi militari di Gerusalemme e intercettati mentre attraversavano il cielo sopra la città, oppure fossero indirizzati fuori Gerusalemme e intercettati dalla contraerea prima che puntassero sui loro obiettivi.
2.30 - IRAN ANNUNCIA LA CONCLUSIONE DELL'ATTACCO. MA ALTRI DRONI SONO ANCORA IN VOLO
Fonti diplomatiche iraniane hanno fatto sapere che la "rappresaglia" si è conclusa con l'ultimo lancio di droni. Il nuovo sciame esplosivo potrebbe arrivare su Israele entro un'ora. Non si ha ancora notizia di eventuali obiettivi colpiti, i danni inferti e l'eventuale numero di vittime. L'allerta rimane altissima. Vi è il timore che i missili possano piombare da un momento all'altro senza venire intercettati dalla barriera della contraerea.
2.45 - FONTI DI TEL AVIV PREANNUNCIANO UNA RISPOSTA ISRAELIANA CONTRO L'IRAN
Dopo avere annunciato la fine delle operazioni militari, il regime iraniano ha avvertito che chiunque cooperasse con Israele per sostenere una reazione di Tel Aviv contro Teheran, verrà cnsiderato complice e dunque soggetto a una rappresaglia iraniana. Ma dal gabinetto di guerra israeliano alcune fonti hanno fatto sapere che l'esercito ha già predisposto i piani per colpire l'Iran con modalità e tempi non precisati.
Ragazzi sventolano la bandiera iraniana durante la manifestazione anti-israeliana in piazza Palestina a Teheran scattata subito dopo l'attacco. Alba del 14 aprile 2024. - Reuters
3.30 - INTERCETTATO IL 99% DELLE MINACCE. FERITO GRAVEMENTE UN BIMBO DI 10 ANNI
Il 99% dei missili e droni lanciati contro Israele è stato intercettato. Lo ha riferito una fonte delle Forze di difesa israeliane. Circa 150 missili sono stati lanciati verso Israele in due ondate.
I media statali iraniani affermano che l'attacco lanciato contro Israele ha inferto "duri colpi" alla base aerea del Negev, colpita da missili balistici Kheibar.
Le forze Usa non sono state prese di mira dall'attacco, confermano fonti della Difesa alla Cnn precisando di non avere notizia di soldati americani feriti.
In attesa di un bilancio ufficiale, il servizio di ambulanze di Magen David Adom afferma che i suoi medici stanno curando un bambino di 10 anni nel sud di Israele che è stato ferito da schegge in seguito all'intercettazione di un drone iraniano sull'area. Il bambino, originario di una città beduina vicino a Arad, sarebbe in gravi condizioni ed è stato portato all'ospedale Soroka di Beersheba.
Il segretario generale delle Nazioni Unite ha espresso preoccupazione per l’attacco e le sue possibili ricadute. “Condanno fermamente la grave escalation rappresentata dall’attacco su larga scala lanciato contro Israele dall’Iran - ha detto Antonio Guterrez -. Chiedo la cessazione immediata di queste ostilità . La regione e il mondo possono permettersi un’altra guerra”.