mercoledì 14 agosto 2024
Zelensky annuncia «nuovi progressi»: bombardati quattro aeroporti. Intanto anche a Belgorod è stato di emergenza. La Casa Bianca: l’operazione è un «dilemma» per il Cremlino
Il presidente Putin è stato spiazzato dall'incursione a Kursk

Il presidente Putin è stato spiazzato dall'incursione a Kursk - Ansa

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Le forze ucraine «stanno facendo ulteriori progressi» nel Kursk. In diverse zone si avanza, annuncia Volodymyr Zelensky, «di uno-due chilometri». Intervenendo su Telegram il presidente ucraino aggiunge che «oltre 100 soldati russi sono stati fatti prigionieri». Uno “squillo di tromba” nel giorno in cui la sicurezza ucraina segnala il suo più grande attacco con droni contro quattro aeroporti militari russi e di aver abbattuto un cacciabombardiere russo Su-34 sempre nella regione di Kursk.

Ed esaurito l’”effetto sorpresa“ dell’operazione avviata all’alba del 6 agosto, il governo di Kiev comincia ad indicare i primi obiettivi strategici: «La creazione di una zona cuscinetto nella regione di Kursk è un passo avanti per proteggere le nostre comunità di confine dai bombardamenti ostili quotidiani», ha scritto il ministro degli Interni Igor Klymenko su Telegram. Il vice primo ministro, Iryna Vereshchuk, ha affermato che Kiev sta creando una «zona di sicurezza» nella regione di Kursk e ha in programma di organizzare «assistenza umanitaria» e «corridoi di evacuazione» per i civili che vogliono andare in Russia o in Ucraina.

Mentre, da parte di iev, l’”operazione Kursk” sembra prendere anche un assetto strategico più definito, da Mosca giunge, come sempre, una versione dei fatti contrapposta affidata alla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: «Il regime di Zelensky non ha raggiunto l’obiettivo principale dell’attacco alla regione di Kursk: distrarre l’esercito russo dal Donbass», ha dichiarato.

L’incursione delle forze di Kiev è avvenuta «con la complicità della Nato». L’attacco nella regione di Kursk «è collegato ai fallimenti delle forze armate ucraine in Donbass» ha pure sottolineato Zakharova. L'Ucraina ha avuto «carta bianca dai suoi curatori occidentali» per le «incursioni banditesche» nelle regioni russe, tra cui Kursk. Ma per il «collasso» del «regime degli usurpatori di Kiev» è solo «questione di tempo». Proclami di una aggressiva propaganda che cercano di occultare alcuni imbarazzanti dati di fatto. Nella regione di Belgorod è stato proclamato lo stato di emergenza: «La situazione rimane estremamente difficile e tesa a causa dei bombardamenti delle forze armate ucraine», ha scritto su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov.

E per riorganizzare la difesa, la Russia ha inviato le sue truppe dalla regione enclave di Kaliningrad all'oblast russa di Kursk. Lo ha dichiarato dal ministro della Difesa lituano Laurynas Kasciunas durante un incontro con il presidente Zelensky. Una operazione, quella ucraina a Kursk, che ha «risollevato il morale del popolo e delle forze armate» di Vilnius. Inoltre, secondo media locali, il presidente bielorusso Alexandr Lukashenko ha trasferimento equipaggiamenti alle forze armate di Mosca per rinforzi a Kursk.

L’incursione in Russia «sta creando un vero dilemma» per Putin, ha affermato il presidente americano Joe Biden aggiungendo che i funzionari di Washington sono «in costante contatto con quelli di Kiev» riguardo all’incursione a Kursk.

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