venerdì 9 marzo 2018
Tredici camion con aiuti entrano nell'enclave in mano ai ribelli. L'Oms: a gennaio e febbraio 67 attacchi verificati contro strutture sanitarie
Convoglio umanitario Onu entra nella Ghouta. Ma proseguono i raid
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Tredici camion carichi di aiuti umanitari dell'Onu sono entrati questa mattina nella Ghouta orientale, regione a est di Damasco assediata dal regime siriano e in mano ai ribelli. Lo ha annunciato un portavoce della Croce Rossa internazionale. Dalle 9 alle 14 è in vigore una tregua umanitaria nella Ghouta annunciata nei giorni scorsi dalla Russia per permettere la consegna di aiuti. Il 24 febbraio il Consiglio di risoluzione delle Nazioni Unite aveva approvato all'unanimità una risoluzione per chiedere un cessate il fuoco di trenta giorni in Siria.

Nonostante questo, sono continuati i raid aerei del regime di Damasco che hanno colpito la città di Douma nell'enclave in mano ai ribelli. Questa mattina gli attivisti riferiscono, però, di una pausa nei raid. Le agenzia delle Nazioni Unite avevano più volte rivolto appelli al regime di Bashar al-Assad e alla Russia perché fermassero gli attacchi in modo da poter distribuire aiuti ed evacuare i civili feriti. I 13 camion con aiuti umanitari fanno parte dei 46 che sarebbero dovuti entrare nella Douma nei giorni scorsi, ma che sono stati impossibilitati a farlo a causa delle precarie condizioni di sicurezza, come ha spiegato il portavoce della Croce Rossa Internazionale, Inji Sedky. Tra gli aiuti trasportati dai 13 camion ci sono 2.400 pacchi alimentari e 3.240 confezioni di farina,ha detto Sedky. Gli attivisti hanno spiegato che i 13 camion con aiuti umanitari sono stati costretti a lasciare Douma per i raid sferrati dal regime, mentre le autorità siriane riferiscono che i ribelli hanno attaccato il convoglio impedendogli di entrare nel sobborgo.

Infine l'Organizzazione mondiale della sanità denuncia che in Siria, nei mesi di gennaio e febbraio ci sono stati 67 attacchi, tutti verificati, contro lavoratori e strutture sanitarie. Questi attacchi, ha precisato un portavoce dell'Oms, sono la metà dei 112 attacchi che si sono registrati in tutto l'anno.

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