Il presidente Biden all'aeroporto di Las Vegas, prosegue la sua campagna elettorale - Ansa
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha difeso la sua "acutezza mentale" in un'intervista alla NBC con l'obiettivo di mettere a tacere le richieste di rinunciare alla sua candidatura dopo il disastroso dibattito con Trump. L'81enne ha rivendicato in modo combattivo la sua buona forma fisica e mentale durante il faccia a faccia col giornalista dell'emittente. "Sono vecchio", ha detto Biden al conduttore Lester Holt nell'intervista alla Casa Bianca. "Ma, punto uno, ho solo tre anni più di Trump. E, punto due, la mia acutezza mentale è dannatamente buona". Ha tuttavia ammesso: "Capisco perché la gente dice: "ha 81 anni. Cosa farà quando avrà 83, 84 anni?" E' una domanda legittima da porre."
Biden ha anche ribadito di prendere da solo le decisioni importanti, come quella legata alla ricandidatura. "Chi consulto su questioni come se rimanere in corsa o meno? Me stesso, lo faccio da molto tempo" ha detto. L'intervista di Biden è stata l'ultimo tentativo della Casa Bianca di placare i crescenti timori sull'età e sul suo stato mentale.
L'incontro è stato annunciato la scorsa settimana, prima del tentativo di omicidio del candidato repubblicano Donald Trump che inevitabilmente è diventato un argomento centrale dell'intervista. Biden ha detto a Holt che ha sbagliato a definire "bersaglio" il suo rivale. "Intendevo concentrarmi su di lui, concentrarmi su quello che sta facendo", ha aggiunto. Ma Biden ha ribadito quella che, secondo lui, è la necessità di "parlare della minaccia alla democrazia" rappresentata dall'ex presidente. Alla domanda se la sparatoria di Trump avesse cambiato la traiettoria delle elezioni, Biden ha risposto: "Non lo so, e non lo sai neanche tu". Ha poi incalzato Holt chiedendogli "perché voi non parlate mai delle 18-20 bugie che lui (Trump) ha detto" durante il dibattito. Il presidente ha respinto l'idea di aver alimentato l'escalation della violenza politica in Usa, ribaltando la responsabilità su Trump: "Non sono io il tizio che ha detto di voler essere un dittatore il primo giorno del suo insediamento, o che ha rifiutato di accettare l'esito delle elezioni" ha detto quando gli è stato chiesto se avesse fatto un esame di coscienza sulla propria retorica.
Biden ha assicurato che parteciperà comunque al secondo dibattito di settembre con Trump, sottolineando di di "non aver intenzione di dare un'altra performance di quel livello".
Il presidente infine ha dichiarato di sentirsi "al sicuro con il Secret Service" ed ha elogiato gli agenti per aver "rischiato la vita". Quanto alle eventuali falle nella sicurezza sulla sparatoria contro Donald Trump il presidente ha parlato di una "questione ancora aperta".