Aggressioni non solo a Colonia nella notte di San Silvestro. Si allarga a macchia d'olio la mappa delle violenze subite dalla donne nella notte dell'ultimo dell'anno. In Germania, ma anche nella vicina Svizzera e in Austria. Episodi che la stessa polizia non riesce a spiegarsi, aggressioni di massa che sino ad oggi non si erano mai verificate in Europa, che fanno paura e soffiano forte sul fuoco dell'intolleranza. Arriva dalla Slovacchia una presa di posizione durissima: il Paese annuncia di voler chiudere le frontiere ai profughi
musulmani, aumentano le denunce.
Non solo a Colonia, si diceva, dove il bollettino quotidiano ne rende
note 121 - a fronte di 16 sospettati di cui ancora non si
conoscono i nomi - ma anche ad Amburgo, dove nella stessa notte
sono state aggredite sessualmente almeno 70 donne nel quartiere
della movida di St Pauli. E a Salisburgo, dove pure, trascorsi
alcuni giorni, vengono segnalati dei casi. Le indagini nelle
diverse città - spuntano denunce anche a Stoccarda - procedono
senza ravvedere per ora indizi di eventuali collegamenti. Ma è
chiaro che ciò che è accaduto è inedito. Un fenomeno "nuovo",
stando alla polizia della città anseatica, non si era mai visto nulla del genere
neppure nel quartiere a luci rosse del porto amburghese, dove
nel tratto "Grosse Freiheit" del Reeperbahn chi ha subito le
molestie stava festeggiando le prime luci del nuovo anno.
In un rapporto della polizia pubblicato dalla Bild si ha la
misura di quanto la situazione, a Colonia, fosse finita del
tutto fuori controllo. "Donne con accompagnamento o senza,
camminavano nel fuoco di fila di una massa di uomini
alcolizzati, in un modo che non si può descrivere". Chi stila il
verbale parla della "frustrazione" degli agenti di fronte a una
massa di uomini che li hanno attaccati con bottiglie e ogni
sorta di mezzo incendiario. La stessa polizia è però sotto accusa per aver reagito tardi, avendo ricevuto le informazioni sugli attacchi alle donne ben prima della mezzanotte. Inoltre avrebbero negato informazioni circa la provenienza degli aggressori.
"Dobbiamo analizzare se sia stato fatto tutto il necessario
sul fronte delle espulsioni, per dare un segnale chiaro anche
qui a chi non intende rispettare il nostro ordinamento
giuridico", è stato il commento della cancelliera, che dopo
giorni di silenzio ha dato man forte alla posizione del ministro
della Giustizia Heiko Maas secondo il quale se fra gli
aggressori dovessero esserci dei profughi potrebbero essere
rapidamente espulsi.
La linea dura della cancelliera non placa però le polemiche,
anche contro le sue politiche, nel resto del continente. Il
premier slovacco Fico ha annunciato in serata che Bratislava non
accoglierà più rifugiati musulmani: "Non vogliamo che in
Slovacchia accada quello che è successo in Germania". E anche la
nuova Polonia del Pis di Kaczynski ha già impugnato i fatti di
Colonia per dichiarare guerra sul fronte delle politiche dei
migranti.