giovedì 15 settembre 2022
Si trova a un'altezza di circa 200 metri ed è una tappa obbligata per i visitatori del Parco nazionale di Queulat nell'estremo sud del Cile
Il crollo del "ghiacciaio sospeso" del Parco nazionale di Queulat, nella regione della Patagonia cilena di Aysén

Il crollo del "ghiacciaio sospeso" del Parco nazionale di Queulat, nella regione della Patagonia cilena di Aysén - Courtesy Surreal Travel/Handout via REUTERS

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Un violento crollo ha gravemente danneggiato nei giorni scorsi in Cile il "ghiacciaio sospeso" del Parco nazionale di Queulat, nella regione della Patagonia cilena di Aysén. Conosciuto come "ventisquero colgante" il ghiacciaio sospeso si trova a un'altezza di circa 200 metri ed è una tappa obbligata dei visitatori di questa zona incontaminata del Cile.

Il gestore del parco di Queulat, Alvaro D'Amico, ha detto che il crollo è avvenuto il 9 settembre ma se n'è avuta notizia nei giorni scorsi grazie alle immagini postate sui social media, visto che i ranger che sorvegliano la zona non lo avevano registrato. Secondo lui, "dev'esserci stato un grande accumulo di neve sulla lingua del ghiacciaio sospesa nel vuoto, e questo ha generato il crollo che ha avuto un effetto cinematografico".

Francisco Fernandoy, ricercatore di glaciologia presso l'Università Andrés Bello, ha spiegato che quattro giorni prima del crollo si era verificato un picco di temperature nel quadro di un'ondata di caldo anomalo (fino a 7 gradi C) "e lo stesso giorno è stato registrato un fiume atmosferico (uno stretto corridoio di umidità concentrata nell'atmosfera) che potrebbe aver innescato il evento".

La ministra dell'Ambiente, la climatologa Maisa Rojas, ha commentato che "queste immagini scioccanti rendono chiaro che il cambiamento climatico è una realtà e che ne stiamo vedendo gli effetti oggi, anche in Patagonia".

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