La Grande Sala del Popolo a Pechino che ospita i lavori del Congresso nazionale del Popolo - ANSA
Da “riunificazione pacifica” a “riunificazione”. In questa (apparentemente) minima amputazione – la scomparsa dell’aggettivo “pacifica” – è racchiuso il sempre più assertivo atteggiamento della Cina verso Taiwan. Nel giorno in cui a Pechino si è aperta la seduta plenaria del Congresso nazionale del Popolo – che segue di un giorno quello della Conferenza politica consultiva del popolo cinese – è il premier cinese Li Qiang a tracciare i piani del gigante asiatico. A partire dalla spesa per la difesa che quest’anno crescerà del 7,2 per cento, un “salto” uguale a quello realizzato lo scorso anno.
"La Cina sta dimostrando che nel prossimo decennio vuole aumentare il suo esercito in modo da essere pronta a vincere una guerra se non ha altra scelta che combatterla", ha detto icasticamente Li. Da quando è al potere il presidente cinese Xi Jinping - che ha fissato come obiettivo la costruzione di un “esercito di livello mondiale” entro il 2027, quando l’Esercito Popolare di liberazione cinese festeggerà i 100 anni dalla sua fondazione - il bilancio della difesa è salito a 1,67 trilioni di yuan (230,60 miliardi di dollari) rispetto ai 720 miliardi di yuan del 2013. Gli Stati Uniti mantengono il bilancio per la difesa più grande del mondo, con Biden che a dicembre ha firmato un disegno di legge annuale per la difesa da 886 miliardi di dollari.
L’aumento percentuale della spesa militare ha costantemente superato l’obiettivo annuale della crescita economica. Il rapporto di lavoro del governo non manca di una certa dose ottimismo: Pechino punta a inanellare un altro 5% di crescita, come l’anno scorso, “bypassando” la crisi immobiliare, la disoccupazione giovanile, la zavorra del debito. Un altro obiettivo, indicato da Li, sarà la "creazione di posti di lavoro". Il premier ha ricordato che quest’anno la Cina avrà 11,7 milioni di neolaureati. “Dobbiamo fare di più per promuovere l’occupazione dei giovani e fornire orientamenti e servizi migliori per aiutarli a garantirsi posti di lavoro o ad avviare iniziative imprenditoriali”, ha insistito il premier.
Come scrive il Japan Times, il rapporto del Congresso nazionale del Popolo non ha fornito dettagli sulla ripartizione delle spese per la difesa, suggerendo solo che i fondi saranno ancora una volta suddivisi più o meno equamente tra tre grandi categorie: “approvvigionamento di attrezzature, personale, nonché formazione e manutenzione”. Secondo Joel Wuthnow, esperto di affari militari cinesi presso la National Defense University con sede a Washington, queste capacità includono "cacciatorpedinieri e incrociatori, caccia, sistemi di difesa aerea e missilistica, forze missilistiche a corto e lungo raggio, nonché missili spaziali e armi informatiche".
Il premier cinese Li Qiang - ANSA
Capitolo Taiwan. La Cina ha ribadito l’appello alla “riunificazione” con Taiwan, ma ha sottolineato che vuole “essere ferma”. La replica del Consiglio per gli affari continentali di Taiwan non si è fatta attendere: Taipei ha esortato la Cina ad accettare il fatto che le due parti non sono subordinate l'una all'altra. Taiwan ha inoltre esortato la Cina a creare sani scambi e interazioni tra le due sponde dello Stretto attraverso il dialogo senza precondizioni politiche.
Lo scontro tra le imbarcazioni cinesi e quelle filippine - ANSA
ALTA TENSIONE CON LE FILIPPINE
Ma c’è un altro fronte che continua a surriscaldarsi. La guardia costiera filippina ha accusato le forze della marina militare cinese di aver provocato collisioni con due delle loro imbarcazioni e di aver ferito quattro guardacoste filippine con idranti, a margine di una missione di rifornimento nel Mar Cinese Meridionale. L'incaricato di affari cinese a Manila è stato convocato dal governo filippino.
Gli scontri sono avvenuti in un'area delle Isole Spratly rivendicata da entrambi i Paesi e regolarmente teatro di incidenti. Le Filippine mantengono in quella zona truppe in modo permanente. La guardia costiera cinese ha sottolineato di aver "adottato misure di controllo" contro "navi filippine dopo la loro intrusione nelle acque vicino al Ren'ai Reef nelle isole Nansha", utilizzando la toponomastica cinese del luogo, senza fornire ulteriori dettagli. La flottiglia filippina, composta da due imbarcazioni di rifornimento e due di scorta, è stata attaccata mentre si avvicinava al Second Thomas Shoal, lo scoglio conteso, dove unità filippine sono di stanza a bordo di una nave arenata, la BRP Sierra Mother. Secondo Manila, una delle navi di rifornimento, la Unaizah May 4, è stata colpita simultaneamente da getti d'acqua provenienti da due navi cinesi, che hanno rotto le finestre del suo posto di comando e ferito quattro persone.