Il governo tedesco ha approvato il ricorso al braccialetto elettronico, per i soggetti pericolosi, ritenuti a rischio attentati. Nella seduta di stamattina, l'esecutivo di Angela Merkel ha varato in questo senso una modifica della legge del Bundeskriminalamt (Anticrimine). Si tratta di una misura decisa alla luce dell'attentato commesso dal tunisino Anis Amri a Berlino il 19 dicembre, quando 12 persone sono state uccise al mercatino di Natale della Chiesa della Memoria.
L'antiterrorismo tedesco ha fermato un tunisino sospettato di preparare un attentato e ha perquisito più di 54 tra abitazioni, locali e moschee in una vasta operazione in Assia, nell'ovest della Germania, in cui sono stati impiegati 1.100 uomini. Quasi contemporaneamente tre uomini sospettati di terrorismo sono stati arrestati a Berlino. Secondo quanto riferito dalla Bild che cita fonti giudiziarie, si indaga su una "cellula terroristica estremamente pericolosa" e su "16 sospettati, tra cui un 16 enne". Il principale sospettato è l'uomo arrestato, un tunisno di 36 anni: secondo gli investigatori si è reclutatore del Daesh e ha creato una rete di sostenitori del gruppo jihadista. L'uomo è stato arrestato a Francoforte senza opporre resistenza alle 4 del mattino. Fonti contattate dal quotidiano hanno precisato che i piani di attacco erano in una fase preliminare. Il tunisino di 36 anni arrestato a Francoforte durante il maxi blitz dell'antiterrorismo tedesco è legato all'attentato del 2015 al museo del Bardo a Tunisi,in cui furono uccisi anche quattro italiani. Lo riferisce la procura.
La decisione del governo Merkel dopo l'attentato ai mercatini di Natale. Maxi-operazione anti-terrorismo: arrestato un tunisino che sarebbe legato alla strage del Bardo
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