mercoledì 26 giugno 2024
I militari che rispondono all'ex comandante dell'Esercito Zuñiga avevano fanno irruzione nei palazzi del potere mentre si trovava riunito il presidente Arce con l'intero gabinetto, almeno 12 i feriti
Le truppe schierate in Plaza de Armas a La Paz

Le truppe schierate in Plaza de Armas a La Paz - ANSA

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In Bolivia è fallito il colpo di Stato tentato dall'ex comandante dell'Esercito boliviano, Juan Josè Zuniga. Un centinaio di soldati aveva fatto irruzione nel palazzo del governo dove si trovava riunito il presidente Luis Arce con l'intero gabinetto. Il presidente Arce ha prima lanciato un appello alla popolazione, poi ha immediatamente nominato i nuovi vertici dell'esercito che hanno richiamato all'ordine i soldati. I militari hanno poi liberato piazza Murillo che è stata invasa da boliviani in festa.

Almeno 12 persone sono rimaste ferite in seguito al tentativo di colpo di Stato, alcune dai colpi sparati dai soldati in rivolta sulla Plaza Murillo e nelle sue vicinanze. Il bilancio dei feriti è stato fornito la notte scorsa sia dalla ministra della Presidenza, Maria Nela Prada, sia da quella della Sanità, María Renée Castro. Quest'ultima ha dichiarato che «le nostre brigate mediche sono entrate rapidamente in azione e hanno trasferito i feriti nelle strutture sanitarie cittadine competenti».

Gli ex comandanti dell'Esercito e della Marina, Juan José Zúñiga e Juan Arnez Salvador, sono stati identificati come i principali artefici del tentato golpe, ed arrestati. In una conferenza stampa, il ministro dell'Interno, Eduardo del Castillo, ha affermato che i due ufficiali saranno processati per reati legati alla sicurezza interna.

Del Castillo ha sottolineato che «c'è un altro gruppo di persone che saranno indagate per aver contribuito alla realizzazione del tentato colpo di Stato. Una volta che saranno condannati - ha concluso - garantiremo che ciò non accada di nuovo». Sulla scia dell'accaduto, ieri il presidente Luis Arce ha nominato in una cerimonia i nuovi vertici delle forze armate: il generale José Wilson Sánchez Velásquez, come comandante dell'esercito, il generale Gerardo Zabala, quale capo dell'Aeronautica militare, e il vice ammiraglio Renán Guardia, alla guida della Marina.

Il ministro della Difesa boliviano, Edmundo Novillo, ha assicurato che «la situazione è già sotto controllo all'interno delle Forze Armate», dopo il tentativo di colpo di Stato, invitando la popolazione a «riprendere le proprie attività».

Ma il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha espresso «preoccupazione» per la situazione in Bolivia e ha chiesto che venga «protetto l'ordine costituzionale». Il suo portavoce, Stéphane Dujarric, ha detto che «il Segretario generale è molto preoccupato per gli avvenimenti a La Paz, in Bolivia, e il tentato colpo di Stato. Il Segretario invita tutte le componenti della società boliviana, comprese le Forze Armate, a proteggere l'ordine costituzionale e a preservare un clima di pace», ha aggiunto.


Il presidente Arce ha parlato alla Nazione denunciando il tentativo di golpe

Il presidente Arce ha parlato alla Nazione denunciando il tentativo di golpe - Reuters

Era stato il vicepresidente della Bolivia, David Choquehuanca, a denunciare che era in corso un "colpo di stato" contro il governo di Luis Arce: «Denunciamo alla comunità internazionale che in Bolivia è in corso un colpo di stato contro il nostro governo democraticamente eletto».

Anche l'ex presidente della Bolivia, Evo Morales, aveva denunciato su X che «un gruppo del Reggimento speciale di Challapata ha occupato la Piazza Murillo (antistante al palazzo di governo) e ha appostato franchi tiratori».

«Questo significa che il colpo di Stato è stato preparato in anticipo", proseguiva il post di Morales che conclude con un appello al popolo a «difendere la Patria da alcuni gruppi militari che agiscono contro la democrazia».

Zuniga - destituito dopo aver minacciato pubblicamente l'ex presidente Evo Morales - aveva dichiarato che presto sarà nominato un nuovo governo perché "il Paese non può andare avanti così».

I blindati di fronte al palazzo del governo a La Paz

I blindati di fronte al palazzo del governo a La Paz - ANSA

La segreteria generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) «condanna nella forma più energica l'azione dell'esercito Boliviano» che deve immediatamente «sottomettersi all'autorità civile come previsto dalla carta democratica interamericana». Lo ha detto il presidente dell'Osa, Luis Almagro, intervenendo nel corso dell'Assemblea generale dell'organizzazione, in corso ad Assuncion in Paraguay. «Esprimiamo la nostra solidarietà al presidente Arce». ha aggiunto. «La comunità internazionale, l'Osa e la segreteria generale dell'Osa non tollereranno nessuna forma di rottura dell'ordine costituzionale legittimo in Bolivia e in nessun altro luogo», ha concluso.

L'Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha scritto su X che «l'Unione europea condanna qualsiasi tentativo di sconvolgere l'ordine costituzionale in Bolivia e di rovesciare i governi democraticamente eletti, ed esprime la propria solidarietà al governo e al popolo boliviano».

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