mercoledì 29 novembre 2023
L'attentatore di papa Giovanni Paolo II ora si chiama Ali Aslan. L'uomo è imputato in Turchia in un processo per appropriazione indebita: rischia 15 anni di reclusione
Un'immagine di archivio del dicembre 1983 di papa Giovanni Paolo II con Ali Agca nel carcere di Rebibbia

Un'immagine di archivio del dicembre 1983 di papa Giovanni Paolo II con Ali Agca nel carcere di Rebibbia - Ansa

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Mehmet Ali Agca ha cambiato cognome ed ora si chiama Ali Aslan. La notizia si è diffusa in Turchia - dove l'uomo che attentò alla vita di papa Giovanni Paolo II risiede tuttora - durante un processo per appropriazione indebita in cui rischia 15 anni di reclusione. Ali Agca è ora diventato Ali Aslan, parola che in turco significa "leone" e si trova a rispondere all'accusa di un'appropriazione indebita di immobili avvenuta attraverso estorsione e minaccia.

Tuttavia cambiare cognome non cambia la fedina penale e il passato di uno dei personaggi più discussi e oscuri degli anni 70-80 della Turchia, considerati gli anni piombo del Paese che all'epoca era vittima di piani occulti e azioni di gruppi di ultradestra, servizi deviati e politici corrotti. Ali Agca, ora Aslan, nel 1979 fu arrestato per l'assassinio del giornalista Abdi Ipekci, evase dal carcere con l'aiuto di un militante di estrema destra, Abdullah Catli, e grazie alla rete di protezione dei "lupi grigi" (fascisti ultranazionalisti turchi) fu portato in Bulgaria.

Il 13 maggio 1981 Agca tentò di assassinare Papa Wojtyla, sparando durante un corteo in Vaticano e ferendo il Santo Padre a una mano e all'addome. Condannato all'ergastolo in Italia il 22 marzo 1986, Agca fu estradato in Turchia nel 2000 dopo aver ricevuto il perdono del Papa e fu rimesso in libertà nel 2010.

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