“I nostri figli sono partiti, non potevano rimanere e avevano diritto ad un futuro migliore. Noi non potevamo seguirli e siamo rimasti. Conosco tanti che hanno salutato i loro figli sotto i bombardamenti nella speranza che almeno loro potessero ricostruirsi una vita con un futuro...” Annie, 87 anni, prepara le sedie per far accomodare le volontarie dei Maristi Blu. La loro visita quotidiana ha cambiato il trascorrere dei suoi giorni ad Aleppo. Fino a qualche tempo fa riceveva le sporadiche visite di un parente, mentre ora anche le case vicine sono semi-deserte.
Annie viveva con la sorella, ma ora che lei è morta, è rimasta sola e senza risorse. Le mancano le forze per poter andare avanti e per uscire, anche solo per procurarsi ciò di cui vivere. A 87 anni è difficile vivere in un paese in guerra, così come per lei lo è per i molti anziani rimasti soli ad Aleppo, la cui vita è una fatica talvolta insormontabile.
Marie ha 83 anni ed è vedova. Houda, il figlio, con moglie e due figli, è fuggito all'estero. La famiglia della figlia, l'unico sostegno rimasto e che l'aveva accolta con sè, si è rifugiata a Erbil, nel Kurdistan iracheno. Ora è completamente sola e, afflitta da importanti problemi cardiaci, non può affrontare i cinque piani di scale che la separano dalla strada. Non è in grado di uscire per fare la spesa, alla quale provvedeva un vicino di casa. Ma come ogni giorno, verso le 13, due giovani volontarie dei Maristi blu, le portano un pasto caldo e con i loro sorrisi, accendono una luce di speranza. La certezza che si sarebbero occupate di lei ha tolto Marie dall'angoscia e le ha dato un appuntamento quotidiano con cui scandire giornate diversamente molto tristi.
Annie e Marie sono due degli anziani seguiti ad Aleppo dal programma “Solidarité Coeur-ona” dei Maristi Blu, gruppo locale della Fondazione marista per la solidarietà internazionale. Il progetto prevede la distribuzione di pasti caldi ad anziani che vivono soli e che non possono contare su nessun familiare. Alcuni sono infermi o malati, altri vivono con figli adulti disabili oppure, per la solitudine, sono caduti in depressione: tutti non avevano più nessuno che portasse loro da mangiare.
Per questo, da tre mesi, le donne volontarie dei Maristi Blu cucinano un pasto caldo ogni mattina che, intorno alle 13, le più giovani distribuiscono nelle diverse case degli anziani. Ma la vera cura per questi anziani soli è soprattutto la loro presenza.
"Sapere che delle persone si occupano di me, che mi portano delle buone cose da mangiare ha fatto migliorare la mia salute tanto che ho ripreso a parlare, dopo tanto tempo. Ogni giorno conto i minuti che mi separano dall’ arrivo dei miei angeli blu", confida Annie.