mercoledì 8 maggio 2024
Le condizioni di Franziska Giffey, 46 anni, già ministro della famiglia non sono gravi. Sotto accusa l'estremismo che avvelena il clima politico. Ma l'aggressore avrebbe anche problemi psichici
Giffey, ex sindaca di Berlino ed ex ministro è stata ferita in un agguato

Giffey, ex sindaca di Berlino ed ex ministro è stata ferita in un agguato - Reuters

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«Le aggressioni ai danni di politici tedeschi sono anche la conseguenza di una radicalizzazione e diffusione dell’estremismo di destra, soprattutto tra i giovani nelle Regioni orientali della Germania». È una delle conclusioni a cui sono giunti gli inquirenti, polizia e procura di Dresda, che stanno indagando sulla vile e feroce aggressione, avvenuta venerdì notte, ai danni di Matthias Ecke, europarlamentare socialdemocratico. Prima insultato insieme ai suoi collaboratori, è stato poi preso a calci e pestato mentre affiggeva un manifesto elettorale in vista delle elezioni europee del 6-9 giugno. Ecke ha rimediato diverse fratture, ed è stato operato in ospedale. Sempre a Dresda una politica verde, di 47 anni, è stata attaccata sabato, anche lei mentre affiggeva manifesti: gli aggressori sono un uomo e una donna, di 34 e di 24 anni. Prima di picchiarla avrebbero fatto il saluto hitleriano. Nel caso dell’eurodeputato Ecke il quadro che sta emergendo è ormai chiaro: un ragazzo di 17 anni si è costituito accompagnato dalla madre in commissariato, e altri tre, tutti minorenni, sono stati poi identificati. Almeno uno di loro ha rapporti con l’estrema destra della Sassonia: secondo gli inquirenti si tratta quindi di un’aggressione di stampo politico, compiuta da militanti che utilizzano la violenza come arma di intimidazione nei confronti di avversari politici. Nel 2023, secondo il ministero degli Interni, in tutta la Germania sono stati registrati 2245 reati compiuti da estremisti di destra, 6 al giorno, un aumento del 45% rispetto all’anno precedente. E ieri da Berlino è giunta la notizia di una nuova aggressione, questa volta ai danni di Franziska Giffey, ex sindaca di Berlino, ex ministra della Famiglia e attualmente senatrice responsabile dell'Economia per l'amministrazione della capitale tedesca. La 46enne è stata colpita «alle spalle da un uomo che ha usato una borsa che conteneva qualcosa di duro e che le ha inferto un colpo alla testa e al collo», ha spiegato ieri un portavoce della polizia. Subito dopo l'aggressore è scappato. Giffey è stata medicata in ospedale e poi è stata velocemente dimessa. L’attacco è avvenuto in un quartiere multiculturale di Berlino nei pressi di una biblioteca.

L’aggressore sarebbe stato identificato: ha 74 anni, e sarebbe noto al Verfassungsschutz, i servizi interni, quindi è probabile che sia stato già segnalato in passato per posizioni estremiste ma ha anche avuto problemi psichici. Giffey, ieri, ha pubblicato un post su Instagram: «Viviamo in un Paese libero e democratico, in cui chiunque può esprimere liberamente la propria opinione. Eppure c’è un limite chiaro. E questo è la violenza contro le persone che esprimono un’opinione diversa, per qualsiasi motivo e in qualsiasi forma. Questi attacchi non sono giustificabili. Sono una violazione dei limiti a cui la società deve decisamente opporsi». L’ex ministra della Famiglia ha ricevuto messaggi di sostegno da parte di molti politici, non solo della Spd. Il cancelliere Olaf Scholz ha parlato di attacchi «codardi e oltraggiosi». Dal congresso della Cdu, conclusosi ieri a Berlino, è intervenuta la presidente uscente della Commissione europea Ursula von der Leyen: «Quando parliamo di minacce alla nostra democrazia, non si tratta solo di posizioni e contenuti. Si tratta anche di persone e queste persone non sono più al sicuro, allora anche la nostra democrazia non lo è più». Ha condannato le aggressioni degli ultimi giorni anche la leader del partito di destra AfD, Alice Weidel che ha definito gli attacchi ai politici: «vili e irresponsabili».

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