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George Glezmann, al centro, dopo il rilascio - Ansa
Sirajuddin Haqqani non vale più 10 milioni di dollari. Tanto offrivano fino ad ora gli Usa per informazioni relative al capo dell'omonimo clan nonché ministro degli Interni del regime dei taleban. La taglia, però, è stata eliminata. O, almeno, così sostengono gli ex studenti coranici. Il dipartimento di Stato statunitense mantiene il silenzio mentre il Fbi ribadisce di non essere stata informata di alcuna novità. Eppure un cambiamento è in atto a guardare con più attenzione i messaggi, diretti e indiretti, scambiati tra Washington e Kabul. Giovedì, c'è stata la prima missione ufficiale di un rappresentante americano - l'inviato per gli ostaggi, Adam Boehler - che ha portato al rilascio, dopo oltre due anni, del cittadino Usa, George Glezmann, 66 anni, arrestato nel 2022. Immediatamente, il titolare degli Esteri, Amir Khan Muttaqi, ha definito la liberazione come «un gesto di apertura nei confronti degli Stati Uniti». In questo contesto, è arrivata la rimozione della taglia a una delle figure di maggior rilievo della dirigenza di Kabul. Ufficialmente è il numero due, a causa del ruolo fondamentale nella guerra contro le forze occidentali. Ma Serajuddin Haqqani è anche il rivale dell'attuale emiro, Haibatullah Akhundzada, del cosiddetto gruppo di Kandahar, l'ala più dura. Non che il primo sia meno estremista: è semplicemente più pragmatico ed è disposto a qualche - minima - concessione pur di una sorta di riconoscimento internazionale e l'accesso ai 3,5 miliardi di dollari di fondi dell'ormai defunta Repubblica congelati nelle banche statunitensi. Lo scontro tra i due leader taleban s'è fatto, negli ultimi mesi, evidente. Nella battaglia ora entra in gioco Donald Trump. Il tycoon non nasconde il proprio interesse per le terre rare, come conferma il caso ucraino. L'Afghanistan ne è ricco. Non ha, però, le risorse per estrarle. Da qui la collaborazione con Pechino, in pratica l'unica potenza a investire in modo massiccio nel Paese. Riuscendo ad aggiudicarsele il presidente Usa raggiungerebbe un duplice risultato: acquisire materie prime fondamentali e insidiare l'influenza cinese. Tutto ciò val bene una taglia.