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C'è un segreto per far durare un matrimonio 50, 60, 70 anni? Sembra davvero possibile che nell’epoca dei matrimoni sempre meno frequenti e, all’opposto, delle separazioni e dei divorzi frequentissimi, ci siano due sposi che, complice anche una longevità invidiabile, riescano a vivere insieme per tanti decenni? Storie d’altri tempi, si dirà, famiglie che ormai esistono solo sulle statistiche.
E ancora: c'è una ricetta per agevolare il miracolo di stare insieme per tanti anni? Meglio il silenzio o meglio il dialogo per crescere come coppia? Parlare troppo e, soprattutto, in modo inopportuno e al momento sbagliato è certamente rischioso per l'equilibrio della coppa ma tenersi dentro tutto può - dicono gli esperti - risultare una scelta dannosa che fa poi esplodere conflitti ancora più gravi. C'è chi riesce a mettere a punto una metodica di relazione non verbale che talvolta si rivela soddisfacente. E c'è chi, al contrario, ha la necessità di verbalizzare in modo costante. In realtà le dinamiche di coppia offrono variabili e prospettive quasi infinite. Non esiste una ricetta valida per tutti, perché ogni esistenza presenta circostanze e situazioni impossibili da codificare.
È vero però che la dimensione dell’amore “da vecchi” è situazione ancora poco indagata. Anche perché solo da qualche decennio sono diventati tanto frequenti da apparire normali, i percorsi matrimoniali che tagliano il traguardo dei 50 o dei 60 anni di convivenza. L’allungamento delle prospettive di vita ha permesso di rendere ordinario quello che solo fino a mezzo secolo fa appariva straordinario. E quindi, se resiste - e qui le statistiche non sono incoraggianti - il matrimonio accompagna gli sposi nel cammino della vita, sollecita trasformazioni, agevola adattamenti, prepara nuove prospettive, offre la possibilità di trovare sempre rinnovate motivazioni per continuare a scegliersi.
Ma il lungo cammino insieme cementa l’unione interiore solo se si fonda sulla capacità di adattare il proprio sguardo ai cambiamenti. Conta tantissimo la consapevolezza di quanto fatto insieme, sono importanti i ricordi, i traguardi - ma anche le sconfitte - accettati e superati. Ma senza la volontà di crescere insieme, di adattare il proprio passo al ritmo dell’altra/o, di verificare quello che ormai “non va più bene” per rimodularlo in modo soddisfacente per entrambi, l’amore da vecchi, più che conforto reciproco, diventa una gabbia insopportabile. Anche da anziani, e forse soprattutto da anziani, l’amore non deve consolidare una stabilità ma deve sollecitare una lieta e continua trasformazione. È il cammino insieme che favorisce una buona salute di coppia, non la stasi, non l’immobilità della relazione. Anche le trasformazioni dell’aspetto fisico concorrono a questo sviluppo interiore, perché obbligano a rivedere schemi mentali che altrimenti sarebbero immutabili e quindi a rischio. « L’amore - ha scritto papa Francesco in Amoris laetitia - trova nuove modalità ed esige la decisione di riprende sempre a stabilirlo. Non solo però per conservarlo, ma per farlo crescere ». Giorno per giorno. Per sempre. © RIPRODUZIONE RISERVATA