Da sinistra Gilfredo Marengo. Philippe Bordeyne, Milena Santerini, Agostino Giovagnoli - foto Arnaldo Casali
Svolta in chiave familiare per il Pontificio Istituto teologico "Giovanni Paolo". Accanto al nuovo preside, monsignor Philppe Bordeyne che stamattina ha inaugurato il suo mandato raccogliendo il testimone da monsignor Pierangelo Sequeri, ci sono due nuovi vicepreside. E, con una scelta coerente per un istituto universitario che mette al centro dei suoi interessi il matrimonio e la famiglia, il gran cancelliere, arcivescovo Vincenzo Paglia, ha chiamato una coppia di coniugi. Sono Milena Santerini e Agostino Giovagnoli. Lei docente di pedagogia, lui di storia. Entrambi ben noti ai nostri lettori visto che da anni sono editorialisti di Avvenire. La coppia affiancherà alla vicepresidenza monsignor Gilfredo Marengo.
Per il "Giovanni Paolo II" chiamato a riflettere negli studi teologici e pastorali di alta specializzazione, lo spirito di Amoris laetitia, si apre quindi una stagione di grande impegno, con nuovi stimoli e nuovi obiettivi. Quello principale l'ha delineato il nuovo preside: «Servire la centralità della famiglia nel nostro tempo e rispondere alle attese della Chiesa, delle persone e di tutte le famiglie. Questa la missione del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II». Monsignor Philippe Bordeyne – che arriva dall’Istituto Cattolico di Parigi, di cui è stato rettore negli ultimi dieci anni – ha indicato i nuovi impegni dell'ateneo nel corso della giornata di studio con tutti i docenti stabili, che si è svolta oggi al Lay Center at Foyer Unitas di Roma.
«Sono fiducioso – ha detto Bordeyne - nel fatto che insieme potremo far conoscere il progetto teologico che anima la nostra missione ecclesiale ed accademica alle Chiese locali ed ai movimenti per fornire quel valido supporto di formazione teologica ed accompagnamento pastorale, che il Santo Padre si attende da noi e che ha ribadito con la sua attenzione paterna nei confronti di nostro Istituto».
La giornata di studio, che ha visto la partecipazione del gran cancelliere Vincenzo Paglia, è stata l'occasione per un incontro tra i nuovi vertici del "Giovanni Paolo II" con gli altri docenti. Agostino Giovagnoli è docente di Prospettive storiche della famiglia presso l’Istituto e Milena Santerini è docente di pedagogia della famiglia. Insieme si occuperanno principalmente delle relazioni esterne. Santerini e Giovagnoli saranno affiancati dal professor Gilfredo Marengo, docente stabile di antropologia teologica dell’amore, che rimane vicepreside e si prenderà cura della dimensione istituzionale e in particolare della struttura internazionale del "Jp2".
Al fine di poter completare il mandato della Congregazione per l’Educazione Cattolica espresso negli Statuti, monsignor Bordeyne ha convocato il Consiglio di Istituto per i prossimi 21 e 22 ottobre, quando potrà riunirsi con tutti i vicepresidi ad interim delle sezioni extraurbane.
«La dimensione internazionale che ha contraddistinto l’Istituto fin dalla sua creazione è una grande risorsa - ha detto ancora il nuovo preside - alla quale poter attingere per rispondere sempre meglio al nostro compito, valorizzando la intrinseca dimensione sociale della nostra materia di studio, l’interdisciplinarietà, la diversità delle culture e la chiamata al dialogo a tutto campo, proprie della nostra realtà e che corrispondono ai criteri di fondo per il rinnovamento e lo slancio del contributo degli studi ecclesiastici a una Chiesa in uscita missionaria, come richiesto da Veritatis Gaudium».
Ma chi è il nuovo preside del "Giovanni Paolo"? Philippe Bordeyne è nato a Parigi il 21 dicembre 1959, nel 1988 è stato ordinato sacerdote della diocesi di Nanterre, dove è stato cappellano in collegi, licei e scuole superiori, delegato per la pastorale della famiglia e la vita dal 2001 al 2006 e responsabile della preparazione al matrimonio dal 2001 al 2011.
Diplomato all’Hautes Etudes Commerciales di Parigi e al Programma internazionale di Management della London Business School e della New York University, ha seguito gli studi filosofici e teologici all’Institut catholique de Paris, ottenendo nel 2001 un Dottorato congiunto in Teologia (Institut Catholique de Paris) e Storia delle religioni e antropologia religiosa (Université Paris IV-Sorbone) con una tesi su Gaudium et Spes. Ha insegnato per oltre vent’anni Teologia morale all’Institut catholique de Paris, dove è stato Rettore dal 2011 al 2021. E’ stato presidente della Federazione delle cinque università cattoliche francesi, nonché membro del Comitato consultivo per l’istruzione superiore privata del Ministero dell’Università e della ricerca della Repubblica Francese. Dal 2008 al 2011 è stato presidente della Conferenza internazionale delle istituzioni cattoliche di teologia.
Membro del Comitato misto cattolico-protestante dal 2013 al 2019, ha partecipato come esperto al Sinodo dei vescovi sulla famiglia del 2015 e a quello sui giovani del 2018 e dal primo settembre è preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. Suo, tra molti altri studi, uno dei saggi più lucidi su Amoris laetitia, Portare la legge a compimento. Amoris Laetitia sulle situazioni matrimoniali fragili (2018, Libreria Editrice Vaticana)
Gilfredo Marengo, invece, è stato tra i primi studenti dell’Istituto Giovanni Paolo II, che ha frequentato tra il 1983 e il 1989, ne è diventato insegnante nel 2001. Dal 2013 è docente ordinario di Antropologia teologica generale e dal 2019 vicepreside.
Ha curato l’edizione definitiva delle Catechesi di Giovanni Paolo II sull’amore umano (L’amore umano nel piano divino, Libreria Editrice Vaticana 2009), la storia della composizione di Humanae vitae (La nascita di un’enciclica. Humanae vitae alla luce degli archivi vaticani, Libreria Editrice Vaticana 2018) e Per un sapere di pace (Libreria Editrice Vaticana 2009) la cui prefazione è stata scritta da papa Francesco. Dal 2020 fa parte del Comitato scientifico della fondazione Giovanni Paolo I.
Milena Santerini, romana di nascita e milanese di adozione, è responsabile del Centro di Ricerca sulle Relazioni interculturali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove è docente ordinaria di pedagogia. Dal 2020 insegna pedagogia della famiglia al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. E’ stata deputata alla Camera dal 2013 al 2018, vicepresidente del Centro di documentazione ebraica contemporanea della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano e membro della Commissione contro il razzismo del Consiglio d’Europa. Collabora inoltre al programma di integrazione delle minoranze religiose in Italia con il Forum Internazionale Democrazia e Religioni. Dal 2019 è Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 2020 è stata nominata dal Presidente del Consiglio dei ministri Coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo.
Il marito Agostino Giovagnoli invece, nato a Roma nel 1952, si è laureato in Filosofia all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha insegnato all’Università di Sassari e dal 1993 è ordinario di storia contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Esperto dei rapporti tra Stato italiano e Chiesa cattolica e di storia delle relazioni internazionali, è docente di Prospettive storiche della famiglia presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. Tra i suoi libri, Roma e Pechino. La svolta extraeuropea di Benedetto XV (Studium, Roma 1999), Il caso Moro. Una tragedia repubblicana (Il Mulino, Bologna 2005), Chiesa e democrazia. La lezione di Pietro Scoppola (Il Mulino, Bologna 2011). È stato membro del comitato scientifico del programma televisivo Rai 3 Il tempo e la storia e - dal 2011 al 2015 - presidente della Società italiana per lo studio della storia contemporanea.