Viene finalmente corretta una delle norme più assurde e penalizzanti del Codice della Strada, che limitava in maniera drastica le vetture guidabili per il primo anno da chi ha ottenuto il permesso di guida, limite che non esiste quando si è superato l'esame di teoria e si fa pratica con un istruttore o un semplice patentato esperto. La conseguenza è che oggi chi è autorizzato a guidare dopo aver superato anche l'esame di teoria, rischia di non trovare una vettura idonea e deve rassegnarsi ad acquistarne una adatta, o a guidare pochissimo proprio quando avrebbe bisogno di farlo per migliorare la propria tecnica. Tra i tanti emendamenti al decreto Infrastrutture 2021 invece spicca una modifica che riguarda i neopatentati e in particolare il limite di potenza che dev’essere rispettato nei primi 12 mesi dal conseguimento. L’emendamento introduce una deroga che permetterà di condurre qualsiasi veicolo di categoria B, senza nessun limite di kW, fin dal conseguimento della corrispettiva patente, a condizione che al suo fianco in auto sia presente una persona in possesso di licenza di guida con le caratteristiche attualmente previste per chi accompagna i possessori di "foglio rosa". La modifica sarà effettiva dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (prevista a metà novembre) della legge di conversione del decreto Infrastrutture, già approvata alla Camera e ora in attesa dello scontato ok del Senato.
La normativa attuale
Fino al momento dell'entrata in vigore dell'emendamento, in pratica chi ha appena preso la patente non può condurre la stragrande maggioranza delle vetture in commercio, come invece faceva prima di essere promosso all'esame esercitandosi con un patentato al suo fianco. L’articolo 117 comma 2-bis del Codice della Strada dispone infatti che “ai titolari di patente di guida di categoria B, per il primo anno dal rilascio, non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1 (le autovetture fino a nove posti) si applica un ulteriore limite di potenza massima pari a 70 kW”. Sono esclusi da queste limitazioni i veicoli adibiti al servizio di persone disabili in possesso di apposito pass e se il disabile è presente nel veicolo. Quindi, ricapitolando: nel primo anno dopo il conseguimento della patente B la legge stabilisce un limite di 55 kW per tonnellata, valore ottenuto dalla relazione tra il peso del veicolo e la potenza del motore. E un ulteriore vincolo, per i soli veicoli M1, di una potenza massima di 70 kW (o 95 CV).
Come sapere quali auto sono guidabili
Il rapporto potenza/tara dei veicoli immatricolati dopo il 4 ottobre 2007 è specificato nella pagina 3 del libretto di circolazione o del documento unico, mentre per i veicoli immatricolati prima si può usare il tool gratuito del Portale dell’Automobilista inserendo semplicemente la targa. La sanzione per chi guida una vettura non idonea è una multa da 165 a 661 euro con sospensione della patente da due a otto mesi.
Come cambiano le regole
La legge di conversione del decreto Infrastrutture 2021 non cancella questo limite per i neopatentati, ma inserisce una deroga che consente ai conducenti freschi di patente B di guidare un’auto senza vincoli di kW. Nel dettaglio si prevede che le limitazioni di potenza per i neopatentati B non si applicano se al fianco del conducente si trova, in funzione di istruttore, una persona di età non superiore a 65 anni, munita di patente valida per la stessa categoria (o per una categoria superiore: C o D) e conseguita da almeno 10 anni. In pratica la stessa figura prevista obbligatoriamente per le guide con il foglio rosa. Quindi un neopatentato potrà guidare un veicolo di qualunque potenza anche nel primo anno dal conseguimento della patente B, purché accompagnato da un conducente esperto (patentato da almeno 10 anni e con età non superiore a 65) che dovrà necessariamente sedersi al fianco del guidatore, facendogli da istruttore.
Gli altri limiti da rispettare
La deroga introdotta dal decreto Infrastrutture 2021 è l’unica che riguarda i neopatentati, per il resto rimangono validi tutti gli altri vincoli che riguardano i neo-conducenti, in particolare quelli relativi ai limiti di velocità per i primi tre anni (100 km/h nelle autostrade e 90 km/h nelle strade extraurbane principali, a prescindere se al fianco ci sia o meno un accompagnatore esperto). Ai neopatentati si applica pure la doppia decurtazione dei punti della patente, inoltre nel primo triennio di patente il tasso alcolemico del guidatore neopatentato dev’essere sempre pari a zero.