Gli interni della nuova Mercedes GLE - .
L'attuale Mercedes GLE è l’erede di una storia ricca, nata nel 1907 con la Dernburg-Wagen, la prima dotata di quattro ruote sterzanti, prodotta dalla Daimler-Motoren-Gesellschaft (DMG), nome che a quei tempi identificava il marchio costruttore della Stella: studiata per uso militare, era una trazione integrale per il trasporto persone su percorsi inaccessibili. Una primogenità che ha avviato mutazioni epocali in varie fasi. Le più recenti: nel 1979 nasce la “signora G” dalla doppia vocazione militare e civile, poi il grande salto nel 1997, con la Classe M definita madre dei suv premium. Da quella data si arriva così all’eredità più recente: una nuova identità nel 2015 col passaggio all’acronimo attuale quando la ML diventa GLE da cui deriva anche l’intrigante versione Coupé, profilata e aggressiva.
Com'è. Ora si è aperto un altro capitolo della storia della trazione integrale partita nel 1907. La nuova Mercedes GLE SUV e Coupé cambia volto e cuore, venduta nelle sole accezioni ibride, con un atto quasi doveroso di fede-riconoscenza verso il diesel. Il restyling della GLE “allunga” la vita media del modello. A livello estetico l’intervento si nota subito nel frontale, paraurti ridisegnato, griglia e prese d’aria con aletta orizzontale cromata, fari full Led High-Performance a tecnologia adattiva, firma luminosa in linea con gli ultimi dettami Mercedes. Stesso discorso vale per la luminosità posteriore. "Auto così bisogna farle riconoscere subito", sintetizza Eugenio Blasetti, voce italiana di Mercedes-Benz. Così ecco anche nuove colorazioni, prima di passare agli interni dove spicca l’ultima generazione MBUX con doppio display da 12,3” e aggiornamenti Over the Air. Il volante di ultima generazione presenta superfici sensoriali, gli allestimenti godono di una opzione di personalizzazione Manufaktur l’impianto audio premium Burmester evoca effetti da auditorium, con 13 altoparlanti, 13 canali di amplificazione separati e 590 watt. Soprattutto si viaggia in poltrona per la grande comodità da salotto, ambiente e qualità da First Class tra assistenza, servizi, connettività superiore, e un… “valletto” a bordo per soddisfare le richieste vocali. Inoltre, con la funzione MBUX Smart Home si può controllare casa e gestire comandi da remoto. Insomma, alta tecnologia.
Sotto il cofano. Parlavamo di motori, solo ibridi mild e plug-in. Il mild hybrid con tecnologia a 48 Volt e generatore di avviamento integrato, con le varianti diesel 300d e 450d 4Matic, o la 450 4Matic benzina, con potenze tra 269 CV a 381 CV. Il plug-in di quarta generazione con motori elettrici da 100 kW, nella 350de 4Matic a gasolio, e nella 400 e 4Matic a benzina, potenza di sistema di 333 e 380 CV. L’autonomia in elettrico sale a 109 km (WLTP), i trasferimenti quotidiani (medi) si possono coprire in elettrico con una gestione oculata della guida. Lo abbiamo sperimentato nel nostro test, un viaggio dal traffico intenso di Roma alla scenografia silenziosa del Gran Sasso, novelli Trinità nello scenario dove è stato girato il film con Terence Hill e Bud Spencer (Lo chiamavano Trinità, 1970): il nostro però è un cavallo elettrificato, comunque “purosangue”, e il solo rumore percepibile attorno alle silenziosissime Mercedes GLE è quello del vento esterno naturale.
Quanto costa. La trazione 4Matic è di serie in Europa. Sei le versioni (Advanced, Advanced Plus, Premium, ma anche tre AMG), ognuna caratterizzata da livelli distinti di dotazioni che successivamente faranno differenza a livello di valore residuo. Listino a partire da 84 mila euro per la GLE 300 d 4Matic Advanced, per la Coupé si devono aggiungere altri 13 mila euro.