venerdì 21 giugno 2024
Aggiornamento dei veicoli senza dover passare dall'officina e invecchiamento delle auto più lenta: i principali vantaggi in prospettiva emersi durante i Tech Days del colosso tedesco
Markus Heyn, presidente del settore Mobilità di Bosch

Markus Heyn, presidente del settore Mobilità di Bosch - .

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Tutto è cominciato con lo sviluppo elettrico degli autoveicoli e dei loro motori, avviato dal fondatore Robert Bosch quasi 140 anni fa. Poi c'è stata la rivoluzione digitale che ha messo a disposizione del mondo automobili pilastri come l'Abs, l'Esp, il Motronic e il Common Rail. Ora il colosso tedesco dell'innovazione e dei servizi è di nuovo protagonista di un terzo decisivo momento di evoluzione della mobilità, quello dei cosiddetti “veicoli definiti dal software”.

Come ha sottolineato il presidente di Bosch, Stefan Hartung nel corso dei Tech Days organizzati a Stoccarda e dintorni, "il nostro software è una tecnologia inventata per la vita che rende più sicura e migliore quella dei nostri clienti". Nel ribadire che Bosch si avvale per lo sviluppo dei software di 48mila collaboratori, di cui 42mila nel settore Mobilità, Hartung ha detto che "in futuro, le automobili saranno perfettamente integrate nel mondo digitale". Ed ha sottolineato un primo vantaggio che ne deriverà, cioè che "proprio per questo saranno più di ogni altra cosa: aggiornabili".

Come questo avverrà, lo ha spiegato Markus Heyn, membro del consiglio di amministrazione di Bosch e presidente del settore aziendale Mobilità. "Le auto otterranno nuove funzioni non più visitando un'officina, ma tramite un aggiornamento software over the air. La tecnologia Bosch farà sì che le auto invecchino più lentamente. Siamo agli albori dell'era del veicolo definito dal software", ha detto Heyn, ricordando che "con i moderni computer per veicoli, Bosch ha generato un fatturato di 4 miliardi di euro solo negli ultimi tre anni”. Il Gruppo di Stoccarda, che fa capo - va ricordato - ad una fondazione e quindi impiega i ricavi anche per diffondere democraticamente il progresso tecnologico, sta già applicando l'Intelligenza Artificiale per estendere e rendere più efficienti i sistemi che lavorano sulle auto. “Se oggi non ci sono veicoli senza almeno un componente di Bosch, domani non ce ne saranno senza nostri software”, garantisce Markus Heyn.

Il presidente di Bosch ha invece ricordato che “oggi non esiste ancora nulla di simile a quello che vedremo fra dieci anni”. Alla politica, ancora una volta, chiede norme chiare: “Le regole vaghe rallentano l'innovazione e certe volte finiscono anche per bloccarla. L'innovazione comporta inevitabilmente de rischi, che si possono limitare attraverso leggi chiari: spero che l'Europa e il mondo non perdano l'occasione per sfruttare questa grande opportunità”.

Un recente studio di McKinsey stima che il mercato globale del software e dell'elettronica automobilistica raggiungerà i 462 miliardi di dollari entro il 2030. La tendenza - evidenziata già dal 2023 - è che la quota di software nei veicoli triplicherà ogni anno. "Bosch vuole far parte di questo mercato in crescita e rimanere il partner di riferimento per le case automobilistiche di tutto il mondo”, hanno ribadito i vertici della multinazionale tedesca.



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