Le vacanze natalizie sono terminate e papa Francesco dà un compito per casa ai circa diecimila fedeli che gremiscono piazza San Pietro per la sua prima udienza generale del nuovo anno: cercare o chiedere la data del proprio battesimo. "Questo sacramento non è una formalità - avverte il Papa - ma è un atto fondamentale. Ricordarne la data serve a evitare il rischio di perdere la memoria del dono ricevuto".
Quindi, si assicura che il suo "messaggio" sia arrivato ai pellegrini. "Farete questo compito a casa? Non sento grande entusiasmo...", si lamenta Francesco, dopo un primo, flebile sì. Soltanto dopo una seconda risposta, ben più robusta rispetto alla prima, da parte della folla di fedeli, il Papa sorride soddisfatto e prosegue nella sua catechesi.Può "sorgere la domanda" se il battesimo sia veramente "necessario" e non un "semplice rito". Bisogna ricordare che il battesimo "non è una semplice formalità". Lo ha detto il Papa durante l'udienza generale in cui inizia un nuovo ciclo di catechesi sui sacramenti, a partire appunto dal battesimo.Con l'eucaristia e la cresima, ha ricordato papa Bergoglio, il battesimo "forma la cosiddetta iniziazione cristiana, la qualecostituisce come un unico grande evento sacramentale che fa di noi un segno vivo della sua presenza e del suo amore". "Può nascere in noi - ha osservato papa Francesco - una domanda: ma è davvero necessario il battesimo per vivere da cristiani e seguire Gesù? Non è in fondo un semplice rito, un atto formale della Chiesa per dare il nome al bambino e alla bambina? È una domanda - ha osservato papa Francesco - che può venire, e a tale proposito è illuminante quanto scrive l'apostolo Paolo", sull'essere battezzati in Cristo e quindi nella sua morte e resurrezione, per poter camminare con lui e giungere a una vita nuova."Dunque - ha commentato il Pontefice dopo la citazione da san Paolo - il battesimo non è una formalità, è un atto che tocca in profondità la nostra esistenza, non è lo stesso un bambino battezzato e un bambino non battezzato, non è lo stesso una persona battezzata o una persona non battezzata, no, con il battesimo veniamo immersi nel più grande atto d'amore di tutta la storia e grazie a questo possiamo vivere una vita nuova, non più in balia del peccato e della morte, ma nella comunione con i fratelli, molti di noi non hanno il minimo ricordo della celebrazione ed è ovvio se siamo stati battezzati poco dopo la nascita". Papa Francesco, dopo i saluti iniziali ai fedeli, ha scambiato alcune parole con il presidente della Cei e arcivescovo di Genova, il
cardinale Angelo Bagnasco. Il porporato ha presentato al Pontefice alcuni sacerdoti della diocesi di Genova e i calciatori della squadra di calcio della Sampdoria. Tra questi il calciatore Eder, che ha regalato alPapa la sua maglia.
All'udienza
erano presenti anche gli artisti del circo, un gruppo di 120 partecipanti al festival internazionale di Roma-Capitale-Golden Circus. La temperatura era rigida e papaBergoglio, che ha fatto un giro di una ventina di minuti sulla jeep bianca scoperta, salutando bimbi e fedeli di ogni età, indossava cappotto e sciarpa.A un certo punto il Papa ha fatto fermare la papamobile e ha indicato agli agenti di sicurezza di far salire a bordo
un sacerdote, un suo amico argentino, che ha proseguito il giro della piazza insieme al pontefice.Al termine dell'udienza papa Bergoglio
ha salutato don Alessandro De Sanctis, 96 anni, prete da 72. L'anziano sacerdote, che indossava la talare color fucsia dei monsignori, ha stretto la mano al Pontefice e scambiato alcune parole con lui. Secondo quanto hanno poi riferito i suoi collaboratori, don De Sanctis ha invitato il Papa a Filettino. Il Pontefice poi, saputa l'età del parroco, ha scherzosamente commentato: "96 anni? E dove li hai nascosti?".