domenica 29 settembre 2024
Il ritiro spirituale che comincia lunedì precede l’apertura dei lavori nell’assemblea dei vescovi. Oltre 350 i partecipanti. Una veglia per chiedere perdono di peccati e errori
La sessione dello scorso anno del Sinodo dei vescovi dedicato alla Chiesa sinodale

La sessione dello scorso anno del Sinodo dei vescovi dedicato alla Chiesa sinodale - Agenzia Romano Siciliani

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Prima il ritiro. Poi l’assemblea dei vescovi. Comincia lunedì 30 settembre l’introduzione “spirituale” al Sinodo dei vescovi. È la seconda sessione in Vaticano del percorso dedicato alla sinodalità che è iniziato nel 2021 e che ha come ultima tappa proprio l’incontro dei presuli da tutto il mondo nell’aula Paolo VI da mercoledì 2 al 27 ottobre. Un appuntamento con 368 partecipanti di cui 272 investiti dal munus episcopale e 96 non vescovi, cui vanno aggiunti 8 invitati speciali - tra cui, come nella prima sessione, anche Luca Casarini, tra i fondatori della Ong Mediterranea - e i delegati fraterni, che da 12 passano a 16 (ci saranno anche un rappresentante della Chiesa siro-ortodossa e uno della Federazione luterana mondiale, ma continuerà a mancare quello del patriarcato di Mosca).


L’evento viene preceduto da due giornate di ritiro. Sono quattro le meditazioni in programma. Poi lunedì 30 settembre, alle 18.45, la Messa nella Basilica di San Pietro all’altare della Cattedra. E martedì 1 ottobre alle 18 la veglia penitenziale alla presenza di papa Francesco. Durante la liturgia ci saranno tre testimonianze di chi è stato vittima del «peccato degli abusi», del «peccato della guerra» e del «peccato dell’indifferenza di fronte al dramma delle migrazioni». Quindi verrà chiesto perdono a nome di tutti per i peccati degli abusi, per quelli della «dottrina usata come pietre da scagliare», per i peccati contro la pace, contro il creato, contro le popolazioni indigene, contro i migranti, contro le donne, la famiglia, i giovani, contro la mancanza di «ascolto, comunione e partecipazione», dimensioni al centro dell’itinerario sinodale voluto dal Papa. Al termine il Pontefice rivolgerà la richiesta di perdono a Dio e all’intera umanità.


Mercoledì 2 ottobre l’inizio ufficiale del Sinodo: con la Messa in piazza San Pietro alle 9.30; e l'avvio dei lavori alle 16 che si apriranno con il saluto di Francesco. L’agenda prevede l’alternanza fra momenti assembleari, le Congregazioni generali, e i lavori di gruppo, i Circoli minori. Sono 36 i gruppi, divisi in cinque tavoli linguistici: due in inglese, uno in italiano, uno in francese, uno in spagnolo e portoghese. Le Congregazioni generali riceveranno i contributi dal “basso” e qui avverrà la discussione e l’approvazione del progetto di Documento finale. Un testo che «non costituisce il punto conclusivo del processo sinodale, ma raccoglie l’orientamento dell’Assemblea sui temi affrontati, che viene trasmesso al Santo Padre, a cui spetta decidere le modalità con cui rilanciarlo alla Chiesa intera, aprendo la fase che la Costituzione apostolica Episcopalis communio chiama “attuativa”», si legge nella spiegazione della metodologia.

La sessione dello scorso anno del Sinodo dei vescovi dedicato alla Chiesa sinodale

La sessione dello scorso anno del Sinodo dei vescovi dedicato alla Chiesa sinodale - Agenzia Romano Siciliani

L’intero processo del Sinodo è guidato da un interrogativo di fondo: «Come si realizza oggi, a diversi livelli (da quello locale a quello universale) quel “camminare insieme” che permette alla Chiesa di annunciare il Vangelo, conformemente alla missione che le è stata affidata; e quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere come Chiesa sinodale?». La fase della consultazione e dell’ascolto, cominciata a livello locale nell’ottobre 2021 e continuata fino alle assemblee continentali, ha permesso di «esprimere la propria comprensione “vissuta” di che cosa sia una Chiesa sinodale e di formulare alcune questioni prioritarie» che sono state sottoposte alle due assemblee dei vescovi. La prima si è tenuta nell’ottobre 2023. L’altra è quella ai nastri di partenza.


Il programma della sessione 2024 prevede anche quattro “forum teologico-pastorali”, ossia riunioni aperte al pubblico durante le quali verranno presentati, da diverse prospettive, alcuni aspetti rilevanti per il percorso dell’Assemblea. Al Pontificio Istituto Patristico Augustinianum e nella casa generalizia della Compagnia di Gesù si terranno mercoledì 9 ottobre e mercoledì 16 ottobre (dalle 18 alle 19.45) gli incontri che verteranno su quattro temi: “il popolo di Dio, soggetto della missione”; “il ruolo e l’autorità del vescovo in una Chiesa sinodale”; “la mutua relazione Chiesa locale-Chiesa universale”; “l’esercizio del primato e il Sinodo dei vescovi”. Inoltre l’11 ottobre si svolgerà una preghiera ecumenica in piazza dei Protomartiri dove, secondo la tradizione, avvenne il martirio dell’apostolo Pietro. La data scelta è quella dell'anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II avvenuta l'11 ottobre 1962. «La preghiera - spiega la segreteria del Sinodo - è l'occasione per rendere grazie per tutti i frutti ecumenici che si sono sviluppati nello slancio del Concilio, sottolineando i 60 anni dalla pubblicazione della Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium e del Decreto sull'ecumenismo Unitatis Redintegratio». All’iniziativa prenderanno parte i 16 rappresentanti di altre Chiese e comunioni cristiane che partecipano al Sinodo e altri rappresentanti ecumenici presenti a Roma. Nel calendario del Sinodo rientra anche la Messa di domenica 20 ottobre in piazza San Pietro durante la quale saranno proclamati santi Manuel Ruiz López e sette compagni, e Francesco, Mooti e Raffaele Massabki; Giuseppe Allamano; Marie-Léonie Paradis; ed Elena Guerra.

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