Ancora si precisa che Yue Fusheng era stato informato da tempo che non poteva essere approvato dalla Santa Sede come candidato episcopale, e più volte gli era stato richiesto di non accettare l'ordinazione episcopale senza il mandato pontificio". Quanto ai vescovi "che hanno preso parte all'ordinazione episcopale illegittima e si sono esposti alle sanzioni, previste dalla legge della Chiesa, devono riferire alla Santa Sede circa la loro partecipazione alla cerimonia religiosa". Rischiano insomma anch'essi la scomunica a meno che non siano in grado di spiegare che sono stati costretti a prendere parte alla cerimonia.
"Un apprezzamento va a quei sacerdoti, a quelle persone consacrate e a quei fedeli laici - prosegue il testo - che hanno pregato e digiunato per il ravvedimento del Rev. Yue Fusheng, per la santità dei vescovi e per l'unità della Chiesa in Cina, in particolare nell'amministrazione apostolica di Harbin".PADRE LOMBARDI: RAPPORTI CON CINA NON FACILII rapporti fra la Santa Sede e la Cina stanno attraversando un periodo non facile, "non è un momento di dialogo del tutto costruttivo e sereno". È quanto ha detto stamane il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, interrogato dai giornalisti sullo stato delle relazioni fra Santa Sede e Cina alla luce dell'ennesima nota con la quale da Roma si prendono le distanze in modo netto rispetto a ordinazioni di vescovi avvenute senza l'approvazione della Santa Sede. Lombardi ha poi ricordato che nella nota si chiede alle Autorità governative del Paese di agire in favore del dialogo, il che significa che in esse si individua una responsabilità per quanto sta avvenendo.