Il 22 marzo 2014 Papa Francesco ha istituito la Pontificia commissione per la tutela dei minori, annunciata il 5 dicembre 2013. Attualmente conta otto componenti, quattro uomini e quattro donne, rappresentativi di vari paesi, tra cui il cardinale Sean O'Malley e anche una vittima di abusi, l'irlandese Marie Collins.
I membri di questo "gruppo iniziale" della Commissione, che appare destinato ad aumentare nella composizione con una maggiore rappresentanza "geografica", sono: la francese
Catherine Bonnet, studiosa di psicologia e psichiatria; l'irlandese
Marie Collins, rappresentante delle vittime degli abusi; l'inglese
Sheila Hollins, docente di psichiatria; il cardinale
Sean Patrick O'Malley, arcivescovo di Boston, strenuo combattente del fenomeno della pedofilia nella sua diocesi, componente del consiglio di cardinali che assiste il Papa nella riforma della Curia, il giurista italiano
Claudio Papale; l'ex primo ministro ed ex ambasciatrice polacca
Hanna Suchocka; il gesuita argentino
Humberto Miguel Yanez, che da lungo tempo conosce Bergoglio; il gesuita tedesco
Hans Zollner, studioso del fenomeno e decano della facoltà di psicologia dell'Università Gregoriana.
"Continuando l’impegno dei suoi predecessori e avendo sentito il parere di diversi cardinali, di altri membri dell’episcopato, ed esperti nella materia, papa Francesco ha deciso di formare la Commissione" ha spiegato il 22 marzo padre Lombardi in una nota.
"Papa Francesco mette in chiaro che la Chiesa deve tenere la protezione dei minori fra le sue priorità più alte", ha aggiunto padre Lombardi. "Questo gruppo iniziale è ora chiamato a lavorare speditamente per collaborare in differenti compiti, fra cui: elaborare la struttura finale della Commissione, precisandone scopo e responsabilità e proponendo i nomi di ulteriori candidati, in particolare da altri continenti e paesi, che possono essere chiamati al servizio della Commissione".
"Nella certezza che la Chiesa deve svolgere un ruolo cruciale in questo campo - ha anche sottolineato padre Lombardi -, e guardando al futuro senza dimenticare il passato, la commissione adotterà un approccio molteplice per promuovere la protezione dei minori, che comprenderà l’educazione per prevenire lo sfruttamento dei bambini, le procedure penali contro le offese ai minori, doveri e responsabilità civili e canoniche, lo sviluppo delle "migliori pratiche" che si sono individuate e sviluppate nella società nel suo insieme".