mercoledì 29 giugno 2022
L’arcivescovo Fisichella: il tempo che prepara il grande appuntamento servirà anche per mettere Roma e il Paese in grado di mostrare il loro volto più accogliente
Nel Giubileo l'Italia migliore

Siciliani

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Il Giubileo del 2025 ha il suo logo, scelto da papa Francesco su una terna che gli è stata sottoposta dopo una accurata selezione tra le 294 proposte arrivate da 213 città e da 48 Paesi diversi. Con una fascia di età dei partecipanti tra i 6 e gli 83 anni. Il logo, opera di Giacomo Travisani, è stato presentato dall’arcivescovo Rino Fisichella, delegato del Papa per l’organizzazione dell’Anno Santo.

Il presule ha approfittato dell’occasione per spiegare che in questi anni di preparazione «è necessario fornire le Chiese particolari sparse nel mondo di strumenti in grado di favorire la pastorale per esprimere al meglio lo slancio dinamico necessario perché il Giubileo possa essere un vero evento ecclesiale in grado di sostenere la fede ed essere prodromo per l’evangelizzazione». In particolare, ha rivelato Fisichella, Francesco ha chiesto che questi due anni abbiano a focalizzarsi su due tematiche particolari. Il 2023 sarà dedicato alla rivisitazione dei temi fondamentali delle quattro Costituzioni conciliari perché «la Chiesa possa respirare di nuovo del profondo e attuale insegnamento prodotto dal Vaticano II». Per questo sono in produzione «una serie di sussidi agili, scritti con un linguaggio accattivante per permettere a quanti non hanno memoria dell’evento di incuriosirsi e di entrare nel merito del Concilio per scoprire l’anelito innovatore che ha permesso alla Chiesa di entrare con consapevolezza nel terzo millennio della sua storia». Il 2024 sarà invece un anno dedicato alla preghiera «in modo da creare un contesto favorevole al Giubileo e permettere che i pellegrini possano prepararsi a questo evento, che è anzitutto spirituale, in modo coerente ed efficace».

Questi due anni, ha precisato Fisichella, «servono anche per rendere Roma e l’Italia una città e un Paese che ancora una volta può mostrare il meglio di sé con la sua tradizione di accoglienza che nel corso dei secoli l’ha resa<+CORSIV50R> patria communis<+TOND50R>». Per questo il presule ha ringraziato il Governo Italiano, con particolare riferimento al ministro per il turismo Massimo Garavaglia, il sindaco di Roma e commissario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. Un ringraziamento particolare l’ha rivolto alla Fondazione Roma nella persona del presidente emerito Emmanuele Emanuele.

Fisichella ha ricordato che ogni Anno Santo nella storia della Chiesa «assume il suo pieno significato quando è inserito nel contesto storico che l’umanità vive e soprattutto quando riesce a leggere i segni delle ansie e angosce unite alle aspettative che le persone percepiscono». «La fragilità sperimentata in questi ultimi anni, insieme alla paura della violenza delle guerre – ha osservato – non fa che rendere paradossale la condizione umana». Da una parte «sente forte la potenza della tecnica che determina le giornate in maniera preponderante». Dall’altra «si ritrova spesso incerta e confusa sul proprio futuro». È da qui «che è sorta immediata l’urgenza di vivere il prossimo Giubileo alla luce della speranza». Da qui il motto “Pellegrini di speranza”. Per Fisichella, poi il prossimo Giubileo «non può esimersi dall’entrare» nella cultura digitale, in cui sono immersi soprattutto i più giovani. E per questo «si dovrà consentire a milioni di utenti di diventare pellegrini anche attraverso il digitale e muoversi per i cammini cogliendo la bellezza e la sacralità del momento attraverso la ricezione di notizie che mentre consente di fare memoria di secoli di storia obbliga comunque a rimanere radicati al presente con l’impegno che questo richiede».

Fisichella ha precisato che il logo potrà essere utilizzato da tutte le comunità in forma gratuita esclusivamente per le iniziative di carattere pastorale non aventi scopo di lucro. Mentre l’utilizzo del logo per scopi commerciali è vincolato dal copyright. E ha informato che dopo l’estate sarà disponibile il sito ufficiale del Giubileo con la relativa App. Infine ha anticipato un primo elenco di categorie attorno a cui ruoteranno i grandi eventi giubilari: «Famiglie, bambini, giovani, movimenti e associazioni, anziani, nonni, disabili, sport, malati e sanitari, università, mondo del lavoro, cori e corali, confraternite, sacerdoti, persone consacrate, cattolici orientali, catechisti, poveri, carcerati».

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