sabato 8 aprile 2017
È una tradizione molto sentita. Bambini e giovani sfilano per le strade portando la Croce e rami di palma. Nella speranza di tornare presto nelle loro case liberate dal giogo del Daesh
Processione della Domenica delle Palme tra i cristiani della Piana di Ninive

Processione della Domenica delle Palme tra i cristiani della Piana di Ninive

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Domenica delle Palme a Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, tra i cristiani sfollati della Piana di Ninive. Per loro una domenica speciale, un giorno di grande festa. Ravvivata quest'anno dalla speranza di rivedere presto le loro case liberate dal giogo dei jihadisti del Daesh. Lo riferisce l'agenzia Sir, che ha intervistato un sacerdote locale.

«La tradizione della celebrazione della Domenica delle Palme – spiega al Sir il sacerdote siro-cattolico della diocesi di Mosul, padre George Jahola – è molto sentita nella nostra Chiesa. Domenica celebriamo la festa dei bambini e dei giovani, ma anche delle loro famiglie. Sarà la festa della gioia di accogliere Cristo Gesù innanzitutto attraverso il suo segno, che è la Croce. Porteremo nelle strade di Ankawa una grande Croce che appartiene alla nostra chiesa e che ha al suo interno una reliquia del legno della croce di Gesù». Sono quasi tutti alloggiati in abitazioni e campi profughi del sobborgo cristiano di Ankawa, i siro-cattolici fuggiti dai villaggi della zona di Mosul.

«Sfileremo in processione anche in altre città e zone del Kurdistan, dovunque ci siano fedeli» aggiunge il sacerdote, sempre a fianco dei cristiani fuggiti dal Daesh. «E adesso i cristiani agiteranno i rami di palma anche nelle città cristiane liberate della Piana di Ninive. A Baghdad viene fatta la processione per le strade della città». «Questi tentativi sono un segnale timido, ma dimostrano anche una tenacia della fede che si coniuga con la speranza tutta pasquale di ritornare ricostruire le nostre comunità».

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