La statua bianca di Nostra Signora del Libano - Immagine di archivio
Oggi la maratona di preghiera dei santuari ha come protagonista il LIbano, Paese dalla forte devozione mariana. In particolare al centro della preghiera ci sarà Harissa, a circa 20 chilometri dalla capitale Beirut, da cui si innalza, a dominare la costa, l’imponente statua bianca della Vergine. La chiesa di Nostra Signora del Libano è meta di pellegrinaggi anche di fedeli musulmani, a conferma della sua vocazione a crocevia del dialogo, a punto di incontro tra Oriente e Occidente. Iniziato nel 50° anniversario del dogma dell’Immacolata Concezione (proclamato nel 1854) il santuario fu inaugurato il 3 maggio 1908. La statua è modellata sull’immagine della Madonna apparsa a Parigi nel 1830 a Caterina Labouré, visione alla base della devozione alla medaglia miracolosa. Realizzata in bronzo pitturato di bianco, la scultura pesa circa 15 tonnellate.
Giovanni Paolo II in Libano nel 1997 - Immagine di archivio
Il 10 maggio 1997 papa Giovanni Paolo II firmò qui, dove celebrò la Messa e incontrò i giovani, l’Esortazione apostolica post-sinodale “Una speranza nuova per il Libano”. A testimonianza del grande amore del Paese per la Vergine nel 2016 il patriarca maronita Beshara Rai ha consacrato il Libano e il Medio Oriente al Cuore immacolato di Maria.
Anche oggi come sempre la preghiera verrà trasmessa alle 18 sui canali ufficiali della Santa Sede. L’intenzione speciale sarà per le persone consacrate.