Una distesa di berretti rossi ha invaso
piazza San Pietro ieri mattina. Migliaia di visi rivolti verso
Papa Francesco. È il popolo della
Fisc, la
Federazione dei settimanali cattolici italiani che ha scelto di festeggiare i suoi primi cinquant'anni di attività, vivendo insieme il Giubileo della Misericordia. Da tantissime diocesi italiane, quasi un centinaio, sono arrivati in oltre
cinquemila tra vescovi, giornalisti, collaboratori, amministratori, lettori, sostenitori, tutti coloro che permettono ogni settimana l'uscita e la diffusione del giornale. Molti hanno messo la sveglia nel cuore della notte per giungere puntuali alle porte di San Pietro. In fila in attesa di oltrepassare i varchi di sicurezza alcuni giovani di Cesena cercano di ingannare il tempo e di rimanere svegli dopo la notte passata in pullman giocando in piedi ai tarocchi, sulle spalle un piccolo zaino; altri pregano, si riconoscono dal Nord al Sud dell'Italia grazie al cappellino rosso con il logo dorato della Fisc. Alcuni giornali hanno unito il Giubileo Fisc a quello della loro diocesi, come Torino, Brescia, Genova.
L'emozione è stata tanta, ed è esplosa quando il
Papa si è soffermato tra i pellegrini. Una delegazione ristretta guidata dal
presidente Francesco Zanotti ha potuto porgere a
Papa Bergoglio un grande
libro contenente tutte
le prime pagine delle 190 testate Fisc che ogni settimana raggiungono quasi un milione di lettori tra carta e online. Nella lettera di accompagnamento
Zanotti ha scritto, a nome di tutta la Fisc, che «siamo sempre attenti a leggere la realtà dal punto di vista del Vangelo. Impegnati a suscitare domande, più che a fornire risposte, ben piantati per terra, desiderosi di fare alzare lo sguardo in alto, fin oltre le stelle. E come operatori nei mass media, parafrasando la sua nota espressione 'pastori con l'odore delle pecore' noi vorremmo essere 'giornalisti con l'odore dei lettori'». A stringere la mano al
Papa c'era anche il redattore di
Penna - libera tutti, l'inserto del settimanale Il nuovo Amico di Pesaro realizzato con una redazione di
detenuti della
casa Circondariale. Boris Gentile, ancora qualche mese da scontare, ha donato al
Papa per conto di tutti i suoi colleghi carcerati una piccola icona realizzata da loro con il pc, racconta di sentire una grande emozione, come quando alcuni hanno varcato la Porta Santa dentro il carcere insieme al vescovo. Infine sulla linea delle parole pronunciate da
Papa Francesco sul senso dell'elemosina, che è «aspetto fondamentale della Misericordia», la
Fisc ha voluto contribuire alla carità del
Papa.