De Donatis con papa Francesco (Osservatore Romano)
Papa Francesco ha nominato monsignor Angelo De Donatis, 63 anni, vescovo ausiliare per il clero, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma. Subentra al cardinale Agostino Vallini che lascia per raggiunti limiti di età avendo superato i 77 anni. Oggi a mezzogiorno l’annuncio della nomina, con la contestuale elevazione alla dignità di arcivescovo, data in contemporanea in Vicariato e nella Sala Stampa della Santa Sede. Annuncio dato, significativamente, nel giorno in cui la Chiesa fa memoria liturgica di san Filippo Neri, santo molto amato dal popolo romano.
La decisione del Papa arriva al termine di un percorso inusuale. Il 10 marzo scorso infatti, di ritorno dagli Esercizi spirituali il Pontefice aveva riunito i 36 parroci prefetti della diocesi chiedendo loro di segnalare problemi e esigenze della pastorale locale. Da Bergoglio l’invito a suggerire anche per iscritto il profilo del vicario auspicato.
Predicò gli Esercizi alla Curia Romana
Alla fine per la nomina del suo più stretto collaboratore in quella che è la sua diocesi, la scelta di papa Francesco è caduta su un ecclesiastico che ben conosce buona parte del clero romano (è stato per 13 anni direttore spirituale al Seminario Romano Maggiore) e verso il quale ha mostrato da tempo il suo apprezzamento.
Nella Quaresima del 2014 papa Francesco, che nel 2013 lo aveva conosciuto nel primo degli ormai tradizionali incontri conviviali con membri del clero romano del Giovedi Santo ospitati nell'appartamento del Sostituto della Segreteria di Stato del Sostituto della Segreteria di Stato – l’arcivescovo Angelo Becciu -, lo aveva chiamato a predicare gli Esercizi spirituali della Curia Romana e il 14 settembre 2015 lo aveva nominato ausiliare di Roma monsignor affidandogli la cura del clero di Roma, una novità assoluta.
«Prete romano fin nel midollo, sarà un aiuto in più nel lavoro del nostro Consiglio Episcopale», aveva commentato in quella occasione il cardinale Vallini. Nel suo primo saluto, don Angelo aveva espresso «sorpresa e timore di fronte alla grandezza della chiamata del Signore», che «arriva in un momento di lucida consapevolezza personale». Questa chiamata, aveva detto, «non è tanto un dono per me quanto per la Chiesa, per gli altri e per i preti». Monsignor De Donatis aveva quindi sottolineato la gratitudine «per la Chiesa di Roma alla quale devo tutto fin dal mio arrivo in città e che amo tantissimo» e per i Pontefici e i cardinali vicari che ha conosciuto. Un «grazie» speciale ai preti, «a cui chiedo la preghiera perché non mi manchino mai assiduità e quotidianità».
La biografia
Monsignor De Donatis è nato il 4 gennaio 1954 a Casarano, provincia di Lecce e diocesi di Nardò-Gallipoli. Alunno prima del Seminario di Taranto e quindi del Pontificio Seminario Romano Maggiore, ha compiuto gli studi filosofici alla Pontificia Università Lateranense e quelli teologici presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito la Licenza in Teologia Morale. È stato ordinato sacerdote il 12 aprile 1980 per la diocesi di Nardò-Gallipoli e dal 28 novembre 1983 è incardinato nella diocesi di Roma.
Dopo essere stato nei primi anni ’80 collaboratore nella parrocchia di San Saturnino e insegnante di religione, dal 1983 al 1988, è stato vicario parrocchiale della medesima parrocchia, al quartiere Trieste; dal 1988 al 1990, addetto alla Segreteria generale del Vicariato come collaboratore dell’arcivescovo Giovanni Marra e vicario parrocchiale nella parrocchia Santissima Annunziata a Grottaperfetta; dal 1989 al 1991, archivista della Segreteria del Collegio Cardinalizio; dal 1990 al 1996, direttore dell’Ufficio Clero del Vicariato di Roma; dal 1990 al 2003, direttore spirituale al Pontificio Seminario Romano Maggiore. Dal 2003, e fino alla nomina a vescovo era stato anche parroco a San Marco Evangelista al Campidoglio e assistente per la diocesi di Roma dell’Associazione Nazionale Familiari del Clero.