Papa Francesco nel giorno del suo compleanno ha ricevuto un gruppo di migranti - Ansa
Papa Francesco fa 85. E festeggia il compleanno con il suo stile. Ricevendo al Palazzo Apostolico un primo gruppo di una decina di rifugiati in Italia giovedì sera grazie a un accordo tra la Santa Sede, le autorità italiane e quelle cipriote, come già anticipato durante il recente viaggio apostolico a Cipro e in Grecia.
Il gruppo, riferisce una nota vaticana, sarà sostenuto direttamente dal Pontefice, mentre la Comunità di Sant’Egidio si occuperà del loro inserimento in un programma di integrazione della durata di un anno. Francesco, racconta il comunicato, ha accolto i rifugiati nella sala del tronetto e ha ascoltato le loro storie e quelle del loro viaggio dal Congo-Brazzaville, dalla Repubblica Democratica del Congo, dal Camerun, dalla Somalia e dalla Siria. Alcuni di loro sono medici e tecnici informatici. «Ci hai salvato!» ha detto, commosso, un ragazzo congolese, rivolgendosi a lui.
Il Papa ha rivolto loro individualmente alcune parole di benvenuto e di affetto, e li ha ringraziati della visita. Nell’augurargli «lunga vita e tanta salute» per il suo compleanno, i rifugiati hanno dato in dono al Papa un quadro di un rifugiato afgano, raffigurante il tentativo dì attraversare il Mediterraneo da parte di alcuni migranti.
Papa Francesco poi si è informato su una bambina incontrata nel campo di Mavrouni, a Lesbo, che verrà in Italia nei prossimi giorni insieme alla famiglia per curarsi, e dopo una foto insieme, ha salutato il gruppo e chiesto a tutti di pregare per lui.
"Compleanno con i poveri e i rifugiati", ha titolato in prima pagina L’Osservatore Romano. Il quotidiano della Santa Sede ha aggiunto che nell’Aula Paolo VI, prima della predica di Avvento tenuta dal cardinale Raniero Cantalamessa, ha ricevuto i fiori e gli auguri da alcuni poveri assistiti dall’Elemosineria apostolica, accompagnati dal cardinale Konrad Krajewski. E attraverso l’Elemosineria, il Papa ha voluto fare lui il dono di siringhe e dispositivi medici per le vaccinazioni all’ospedale Spallanzani di Roma.
In questo giorno speciale il Papa, sul suo account twitter, ha scritto: «Ogni tappa della vita è un tempo per credere, sperare e amare».
Intanto da tutto il mondo sono arrivati tantissimi messaggi d’auguri. Dai grandi e dai piccoli della Terra. Dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri al presidente russo Vladimir Putin. Dalla presidenza della Conferenza episcopale italiana («mentre le Chiese in Italia sono avviate nel Cammino sinodale, ci sentiamo accompagnati dalla luce di Cristo e dalla guida sicura del successore di Pietro») al patriarca di Mosca Kirill. Dalla scrittrice Daria Maraini intervistata da Vatican-News («mi auguro che viva a lungo, che continui con questa sua vitalità straordinaria, e che continui con la sua attenzione verso gli umili, verso coloro che sono ai margini della società, e soprattutto che continui con la sua politica di pace») all’attore Alessandro Gassmann.
Dal video realizzato da Telepace e dell’Associazione Fonte di Ismaele con i bambini della periferia di Roma («quando vieni a trovarci? ») a quello rilanciato dal Sir del cura villero dei sobborghi di Buenos Aires, don 'Pepe' Di Paola («stiamo seguendo sempre i suoi insegnamenti»). E poi gli auguri delle ex schiave della prostituzione accolte nella casa rifugio di don Aldo Buonaiuto della Comunità Giovanni XXIII («grazie per il bene che ci vuoi anche sostenendo l’ampliamento della nostra casa dove siamo rifugiate »). E quelli inviati da bimbi, anziani e ammalati presi in cura dalla Cooperativa Auxilium («la sua vita e il suo magistero testimonia che prossimità, compassione e tenerezza sono l’unica via per un mondo migliore»).