Si avvia a conclusione con papa Francesco, domenica 24 novembre, l'Anno della fede indetto da Benedetto XVI, nel segno della continuità e dello stile dei due pontefici. Lo ha spiegato il presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, monsignor Rino Fisichella, nella conferenza stampa sugli eventi conclusivi dell'Anno. "Benedetto XVI - ha detto monsignor Fisichella, - nella lettera apostolica
Porta Fidei, ha insistito sul fatto che la fede ha bisogno di essere rivitalizzata, vissuta in maniera più coerente, sulla necessità che il Concilio non venga dimenticato, che il catechismo venga riproposto". Nel preparare l'Anno, ha sottolineato Fisichella, "ci siamo mossi su quella piccola summa della fede che è la
Porta Fidei": le proposte fatte alle conferenze episcopali, alle parrocchie, a tutti coloro che volevano celebrare l'Anno della fede, si sono basate sulla lettera di Benedetto XVI. Poi, ha rimarcato Fisichella, "tutto questo programma non solo è stato fatto suo da papa Francesco", ma interpretato alla luce di quanto aveva scritto da arcivescovo nella sua lettera pastorale sul'Anno della fede."Noi - ha detto Fisichella citando l'arcivescovo Bergoglio - assistiamo alle nostre porte che si chiudono, adoppia mandata, usiamo sofisticati impianti di allarme, e questo Anno della fede in qualche modo diventa vissuto alla luce dell'insegnamento che papa Francesco" ci ha dato nella parte finale della sua enciclica
Lumen Fidei: dobbiamo "costruire una città affidabile, la fede non isola dai problemi, ci immette, ci dà la responsabilità di costruire una architettura di rapporti interpersonali, di dare risposta alle esigenze della famiglia, dei giovani, dei sofferenti". "Papa Francesco - ha rimarcato Fisichella - ha esplicitato il suo modo di pensare e progettare anche la vita della Chiesa in numerosi anche nelle omelie degli eventi dell'Anno della fede".Eventi conclusivi dell'Anno sono la visita che il Papa compirà il 21 al monastero delle monache camaldolesisull'Aventino, la celebrazione del 23 novembre per i catecumeni (sono previste 500 presenze da 47 nazionalità diverse) e la Messa del 24, durante la quale ci sarà il pellegrinaggio alle reliquie di san Pietro. Verrà inoltre consegnata l'Esortazione apostolica
Evangelii gaudium, firmata da papa Francesco.