L’incontro tra il Papa e Putin riveste una notevole importanza sia per le cose che sono state dette, sia per quelle che sono rimaste sottintese. Tra le prime vi è certamente la questione della Pace in Medio Oriente e in Siria in particolare. Sappiamo quanto il Papa si sia adoperato (anche tramite la sua “offensiva” orante dell’inizio di settembre) per scongiurare un intervento armato delle grandi potenze. La sua lettera al G20 presieduto proprio da Putin andava in tal senso ed è stata apprezzata dal presidente russo, che oggi lo ha detto apertamente al Pontefice. Da questo punto di vista, dunque, la visita del principale esponente dell’unico Stato al mondo ancora dichiaratamente alleato della Siria di Assad è un ulteriore passo di questa strategia di pace di Papa Bergoglio, che tende a includere tutti gli interlocutori, dialogando con essi e chiedendo con forza che si faccia tutto il possibile per "far cessare le violenze, recare assistenza umanitaria" alle popolazioni coinvolte e in definitiva mettere termine alla guerra.Ma la pace non è stato l’unico tema del colloquio. Non è di secondo piano l’accento posto "sulla situazione critica dei cristiani in alcune regioni del mondo". Anche in questo campo la Russia può dare un contributo notevole alla soluzione del problema e il Papa lo sa benissimo. Così come vi può essere collaborazione in campi come la difesa della vita e della famiglia, che si ritrovano non a caso tra i temi citati nel colloquio.Tra gli argomenti non toccati figura invece una eventuale visita del Papa in Russia. Padre Federico Lombardi ha detto che l’invito non era atteso e che non si è parlato di questioni ecumeniche. Ma gli accenni alla "vita della comunità cattolica in Russia" e ai "buoni rapporti bilaterali" e soprattutto i saluti del Patriarca Kirill al Papa (che lo stesso Putin ha riferito) lasciano intendere che anche sotto questo profilo il colloquio può essere considerato come parte integrante di un cammino di riavvicinamento tra il Vaticano e Mosca, al di là degli ostacoli che devono ancora essere superati.