Undici persone, tra le quali un bambino di 12 anni, figlio del bagnino di Ccala di Volpe, sono annegate; due di queste in Abruzzo dove altre 14 sono invece state salvate, e altri due romeni nel Po a Mantova. Nove hanno perso la vita in incidenti stradali; una vittima anche in montagna. È il pesante consuntivo di una domenica nera che sulle spiagge italiane, dalle coste abruzzesi a quelle siciliane, ha mietuto molte vittime a causa del mare mosso e dell'inesperienza.Intanto il caldo è stato leggermente più sopportabile (ma già martedì l'afa tornerà a farsi sentire) e il traffico non è stato ancora da grande esodo a dimostrazione che partenze e rientri per il momento riguardano prevalentemente i vacanzieri del fine settimana. Secondo Telefono blu tra questa notte e lunedì rientreranno 5 milioni di italiani che hanno fatto il week end e 2 milioni che hanno terminato le vacanze. Il Codacons però dice che un cittadino su 5 torna deluso. In cima alla classifica delle lamentele problemi legati ai trasporti (overbooking, ritardi, cancellazioni voli, perdita bagagli, ecc.) seguiti dalle promesse non mantenute da parte di agenzie di viaggio e tour operator.
In mare 9 vittime, 2 nel Po. Mattinata infernale ieri sulla costa adriatica abruzzese a causa del mare mosso: quattro persone sono morte per annegamento, altre 14, tra cui un bambino di 11 anni, sono state tratte in salvo. Tra i feriti c'è anche un bagnino di 28 anni di Giulianova che ha bevuto molta acqua dopo aver salvato un turista che stava annegando Ecco l'elenco delle vittime: - un bambino di 12 anni di Telti (Olbia-Tempio), figlio dello storico bagnino del hotel Cala di Volpe, in Costa Smeralda, è annegato dopo essere rimasto incastrato col piede in una cima legata ad una boa. Il ragazzo è annegato nonostante i disperati tentativi di salvarlo compiuti da un cugino che stava giocando con lui. - due persone sono annegate e un uomo è stato ricoverato in gravi condizioni dopo un bagno nelle spiagge ravennati, in una giornata caratterizzata da mare agitato e vento teso. - un uomo di 68 anni è annegato nel mare di Menfi (Agrigento). - Due giovani romeni sono morti annegati, oggi pomeriggio: il primo nel Po a Revere, nel Mantovano. Un gruppo di amici stava nuotando a 15 metri dalla riva quando il giovane di 29 anni, operaio edile a Mantova, è stato risucchiato da un mulinello. L'altro incidente si è verificato all'interno dell'area portuale di Valdaro, a Mantova. Alcuni amici hanno scavalcato la recinzione e si sono buttati nella darsena per un'improvvisata gara di nuoto. Ad un tratto uno di loro è sparito in acqua. - un uomo vicino Venezia è affogato mentre stava nuotando da una sponda all'altra di un canale, largo 25 metri. Quando è giunto circa a trequarti ha cominciato a perdere il ritmo e poi è scomparso.
Nove morti in incidenti auto. L' incidente più grave vicino Verona dove 3 giovani sono morti e altri due sono rimasti gravemente feriti. I cinque, tra i 19 e i 21 anni, (due erano fratelli gemelli, uno è deceduto) sono usciti di strada, rovesciandosi più volte. Il gruppo di amici stava rientrando a casa dopo una serata in una discoteca di Cerea (Verona). Tra gli altri incidenti da segnalare quello dell'ex campione italiano di tuffi dai dieci metri Renzo Petronio, di 80 anni, morto ieri sera a Trieste in un incidente stradale avvenuto alla periferia della città. Un morto e tre persone ferite in un incidente stradale avvenuto sabatonotte vicino L'Aquila: la vittima è il primo caporal maggiore dell'Esercito in servizio al 13/o Raggruppamento Trasmissioni di Civitavecchia 29 anni, di Ortucchio (L'Aquila), figlio di un brigadiere dei Carabinieri della stazione di Ortucchio. L'uomo viaggiava insieme ad altre tre persone, tra le quali la sorella, a bordo di una Renault Laguna che ha sbandato finendo prima contro il guard-rail e poi contro un muretto.
Una vittima della montagna. Un alpinista valdostano è morto questa mattina nella zona del Gran Paradiso. Esperto di montagna, faceva parte di una comitiva del Cai di Aosta, composta da una decina di persone. L'incidente è avvento a 3.000 metri di altitudine. Il gruppo stava scendendo lungo una pietraia, quando Marcati, ha perso l'equilibrio, è caduto ed ha battuto violentemente il capo su un sasso, morendo sul colpo.
Stop afa, martedì riprende. Ancora qualche ora di caldo sopportabile e poi da martedì tornerà l'anticiclone nord africano, che riporterà le temperature ai livelli dei giorni scorsi anche se non si dovrebbero superare i 40 gradi. L'alta pressione ci farà compagnia fino ai primi giorni di agosto.