Sembra un bollettino di guerra, quello degli stupri negli ultimi tre giorni. Le stesse dinamiche di violenza, le stesse vittime. Cioè ragazzine, a Milano sabato notte una ventenne, ma a Roma, Bologna, Molfetta, a non avere scampo sono stata delle adolescenti, 15 anni o poco più, negli occhi ancora i giochi da bambine, o forse l'immagine del primo fidanzatino. Ecco le tappe del tremendo bollettino.
Roma. A Roma una coppia di ragazzi, lei 14 anni e lui 16 anni, sono stati aggrediti sabato pomeriggio pomeriggio da due persone, probabilmente dell’Est europeo. Sulla ragazza sono stati compiuti abusi da almeno uno dei due uomini che hanno trascinato la coppia nel parco della Caffarella sulla via Appia. I due ragazzi stavano passeggiando in via Latina, una strada residenziale nel quartiere Appio, quando sono stati avvicinati da due, che secondo la prima testimonianza della coppia avevano un forte accento dell’est Europa e carnagione scura. Secondo una prima ricostruzione potrebbe trattarsi di rom come ha confermato anche il sindaco Gianni Alemanno dopo avere parlato con il questore. I due malfattori hanno trascinato la coppia nel vicino parco e lì hanno picchiato il ragazzo di 16 anni e abusato della ragazza di 14. Poi hanno portato via i loro cellulari. I due ragazzi ancora sconvolti e sotto choc, poco dopo, hanno chiesto aiuto entrando in un bar della zona. Duro il commento del primo cittadino. « Quando strillavo contro l’eccessiva clemenza della magistratura sui reati di tipo sessuale – ha detto Alemanno – pur- troppo non avevo torto perchè c’è un’emergenza che continua a essere molto forte e si concentra nei non luoghi della periferia». «Già dalla prossima settimana – ha annunciato poiu – faremo interventi per bonificare quelle aree» .
Bologna. Il secondo caso a Bologna dove una adolescente è stata stuprata tra i cespugli a pochi passi da casa da un tunisino poi arrestato in flagranza di reato dalla polizia. La violenza è avvenuta venerdì sera verso le 22 in una zona periferica di Bologna. Vittima una quindicenne che era scesa in strada per aspettare alcuni amici. L’uomo ha avvicinato la ragazza, l’ha afferrata colpendola con schiaffi al volto e, dopo averla trascinata nei giardini, l’ha stuprata. Un passante ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati il tunisino aveva già consumato la violenza. L’uomo Jamel Moamid, 33 anni, irregolare ha tentato la fuga seminudo, quindi è stato fermato. In Italia da aprile lo stupratore ha alle spalle due arresti: il 28 luglio per violazione dell’articolo 14 della legge sull’immigrazione e il 7 agosto per spaccio di eroina commesso nella stessa zona dove è avvenuto lo stupro. È stato rilasciato il 15 gennaio per decorrenza dei termini. Dopo la violenza la ragazza è stata visitata dai medici del pronto soccorso ginecologico dell’Ospedale Maggiore e medicata al volto, dove ha riportato un trauma con infrazione delle ossa nasali per una prognosi di otto giorni.
Molfetta. Un giovane padre italiano di 34 anni è stato arrestato per violenza sulla figlia di 14 anni. La ragazza da piccolissima è stata cresciuta dalla nonna materna poiché i genitori, divenuti tali appena ventenni, si erano separati subito. Circa un anno fa, la ragazza era andata a vivere con il padre dopo che l’uomo era uscito di prigione: per lei si è trattato di un anno d’inferno. Il padre la obbligava ad avere rapporti sessuali sostenendo che oramai era tempo e che se non con lui lo avrebbe fatto con altri. Se la ragazza si opponeva lui la picchiava e la segregava in casa, le impediva di vedersi con le amiche, di fare una vita normale. La ragazzina ha confidato i soprusi alla nonna e poi a persone esperte tra cui un ufficiale donna dei carabinieri che l’hanno aiutata a superare la vergogna e la paura e a denunciare.
Milano. Una ragazza boliviana di 21 anni è stata sequestrata e violentata da un uomo descritto come nordafricano. L'episodio è avvenuto questa notte a Milano: la giovane si trovava in compagnia di alcuni amici nella discoteca "Magazzini Generali" in via Pietrasanta. Quando il gruppo ha deciso di andare via la ragazza li ha preceduti raggiungendo l'auto del suo amico per prima e ha aspettato che arrivassero gli amici. Il nordafricano, si è avvicinato a bordo di un'auto e l'ha costretta a salire. Poi l'ha portata in una zona isolata nei pressi di Viale Forlanini e lì l'ha violentata. La giovane con la scusa di voler mangiare qualcosa ha chiesto al maghrebino di tornare in città. In Viale Corsica, quando l'uomo è sceso dall'auto per prenderle un panino, lei ha chiamato l'amica e le ha raccontato tutto. Mentre l'amica chiamava i Carabinieri il violentatore si è accorto della telefonata ed è tornato in auto ma la ragazza è scappata e ha chiesto aiuto ai passanti. La giovane è stata trasportata alla clinica Mangiagalli dove i medici hanno confermato la violenza sessuale. I Carabinieri di Milano che indagano sulla vicenda stanno battendo la zona per rintracciare l'uomo.