lunedì 11 luglio 2011
Si chiama Euthanasia il gioco che sarà presto distribuito in una versione Dvd particolarmente cruenta, proprio nel mezzo del dibattito parlamentare sul fine vita che potrebbe concludersi già domani. Lo sdegno della deputata Paola Binetti e del sottosegretario Eugenia Roccella: «Propaganda la cultura della morte».
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Si chiama Euthanasia il gioco che sarà presto distribuito nei negozi di videogiochi in una versione Dvd con una espansione particolarmente cruenta, mentre la vecchia versione è già disponibile on line: il produttore annuncia infatti la nuova versione proprio nel mezzo del dibattito parlamentare sul fine vita, che potrebbe concludersi già domani. La trama ha provocato lo sdegno della deputata Paola Binetti che, nel corso dell'ultima puntata del programma "KlausCondicio", ha osservato: "Propaganda la cultura della morte; per questo Euthanasia non va venduto ai minori". Il gioco racconta di Shaun Randall, ex militare che, costretto su una sedia a rotelle dopo essere stato investito da un'auto mentre era in missione, tenta il suicidio. Caduto in coma, viene ricoverato in un ospedale psichiatrico militare dove un terapista decide di assecondarne le esplicite volontà iniettandogli una soluzione che gli sarà fatale.Categorica la Binetti, secondo la quale si tratta di "videogiochi violenti che hanno come obiettivo quello di introdurre la cultura della morte facendo leva sui consumatori sempre più giovani di videogiochi (secondo l'ultima indagine condotta dall'istituto di ricerca SWG per il MOIGE, un bambino su 4 comincia a giocarci all'età di 3 anni)". E che non esclude "che Euthanasia favorisca l'aggressività interiore dei bambini. Non mi stupirei che un simile videogioco alimentasse forme di bullismo"."Questo videogioco - ha osservato la parlamentare Udc - come il recente referendum in Svizzera, dimostra come ci sia un'offensiva di certe lobby. Al di là delle forme di autoregolamentazione dei produttori (come il codice PEGI, acronimo di Pan European Game Information, introdotto nel 2003 allo scopo di indicare la classificazione di un gioco a seconda della fascia d'età consigliata e del tipo di contenuto), va detto esplicitamente che certi videogiochi sono nocivi" precisando di esser favorevole a una legge che proibisca di vendere a minori i videogiochi violenti.Il videogioco "Euthanasia" è "figlio di una subdola operazione di marketing che tende a propagandare una cultura pro eutanasia in maniera pericolosa". Lo ha dichiarato il Sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella. È del tutto fuori luogo - osserva - affidare videogiochi di questo genere nelle mani di un bambino. Temi come quello dell'eutanasia dovrebbero essere affrontati con la dovuta gradualità secondo le domande del bambino alla famiglia, improntate a un rapporto personale genitore-figlio"."I videogiochi non sono solo giochi - ha detto Roccella - sono prima di tutto un mezzo di comunicazione che fornisce già uno schema interpretativo, quindi sono un canale prefabbricato dal punto di vista culturale".
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