Ansa
Dopo il voto di fiducia incassato ieri alla Camera, diventa oggi legge, con l'esame finale dell'aula, il decreto milleproroghe. Ecco le principali misure.
- proroga concessioni balneari: il decreto, ampiamente rimaneggiato durante l'esame al Senato, prevede la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2024, della messa a bando delle concessioni balneari e la costituzione di un tavolo in materia a Palazzo Chigi, oltre che il posticipo dei termini per la mappatura delle spiagge. Inoltre, per i Comuni alle prese con “difficoltà oggettive” per chiudere le nuove gare, la proroga può arrivare fino al 31 dicembre 2025.
- dehors liberi: prorogata fino a fine anno la possibilità di dehors liberi per gli esercenti prevista nell'ambito delle misure per il contenimento del Covid. Più tempo, infine (fino al 31 marzo) per i Comuni per decidere di non applicare lo stralcio delle multe e dei tributi fino a mille euro.
Prorogato fino al 30 giugno 2023 (in precedenza 31 dicembre 2022) il diritto al ricorso alla modalità agile di lavoro, se compatibile con le caratteristiche della prestazione, per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che, sulla base delle valutazioni dei medici competenti, siano maggiormente esposti a rischio di contagio dal virus SARSCoV-2, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possano caratterizzare una situazione di maggiore rischio.
Prorogato fino al 30 giugno 2023 (in precedenza 31 dicembre 2022) il diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali dei genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore.
- fatture elettroniche per prestazioni sanitarie, ancora un anno di tempo: il decreto proroga al primo gennaio 2024 il divieto di emettere fattura elettronica per le prestazioni sanitarie rese nei confronti delle persone fisiche. Per tutto il 2023, quindi, per le prestazioni sanitarie erogatealle persone fisiche resta vigente l'obbligo della fattura cartacea.
- novità per il Terzo settore: il decreto proroga al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e le Onlus iscritte nei rispettivi registri (e costituite prima del 3 agosto 2017) possono modificare i propri statuti con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria al fine di adeguarli alle nuove disposizioni introdotte dal Codice del terzo settore. 5 per mille: il milleproroghe prevede che esclusivamente le organizzazioni non lucrative utilità sociale (Onlus) iscritte all’anagrafe delle Onlus alla data del 22 novembre 2021 continueranno fino al 31 dicembre 2023 ad essere destinatarie della quota del 5 per mille.
- ex LSU ed appalti storici: terza procedura di assunzioni. Prorogata al 1° settembre 2023 l’espletamento dell’ulteriore fase di assunzioni sui posti residui all’esito della seconda procedura per il personale ex LSU e Appalti storici. Questa ulteriore procedura selettiva riguarderà i lavoratori ex LSU che, pur in possesso dei requisiti, non avevano potuto partecipare alla precedente procedura per mancanza di posti nella propria provincia di appartenenza.
- Pnrr, asili nido e scuole dell’infanzia: prorogata al 31 maggio 2023 (in precedenza 31 marzo 2023) il termine massimo per l’aggiudicazione degli interventi relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e scuole dell’infanzia, che rientrano nei progetti in essere del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
- Reclutamento del personale docente di religione cattolica: inserita una proroga in materia di reclutamento del personale docente di religione cattolica. In particolare il ministero è autorizzato a bandire entro l’anno 2023 (in precedenza, entro il 2022) un concorso per la copertura del 50% dei posti per l’insegnamento della religione cattolica che si prevede siano vacanti e disponibili negli anni scolastici dal 2022/2023 al 2024/2025.