martedì 15 settembre 2009
Bufera sulla scelta di viale Mazzini di rinviare la prima puntata del programma di Floris per lasciare spazio a Vespa (con ospite il premier). Franceschini, invitato, dice no al conduttore: «Operazione grave di cui non voglio essere complice». Vespa: «Pretestuoso».
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Miss Italia, Floris e Vespa. Non si tratta del nuovo trio di conduttori per il prossimo Sanremo, ma dei protagonisti della nuova disavventura di Viale Mazzini, che ieri ha ufficializzato la decisione di rinviare la prima puntata di “Ballarò” a giovedì, per fare posto questa sera alle 21, ospite Berlusconi, a un “Porta a Porta” dedicato alla consegna delle prime case agli sfollati in Abruzzo. Un vero caso politico, che ieri aveva scatenato una catena di reazioni indignate e oggi si aggrava con il botta e risposta tra Franceschini e Vespa. Franceschini dice no a Vespa: «Non voglio essere complice». Il segretario del Partito democratico Dario Franceschini ha infatti inviato una lettera al giornalista Bruno Vespa con la quale comunica di rifiutare l'invito alla trasmissione di Porta a Porta prevista per il 23 settembre perché sarebbe stato chiamato per bilanciare la presenza del premier Silvio Berlusconi di stasera. "Leggo ora alcune sue dichiarazioni secondo le quali la mia presenza a Porta a Porta sarebbe da intendere come una sorta di par condicio per coprire l'incredibile scelta della Rai di stravolgere i palinsesti dell'azienda allo scopo di garantire al presidente del Consiglio una vetrina strumentalizzando e spettacolarizzando il dramma dei terremotati d'Abruzzo", ha scritto Franceschini, che già aveva dato la sua disponibilità. "È un'operazione grave di cui non posso e non voglio rendermi complice in nessun modo", conclude il segretario. La risposta di Vespa: «Pretestuoso». "Caro Segretario, debbo dirle con franchezza che le motivazioni del Suo rifiuto mi paiono pretestuose" è la risposta immediata di Bruno Vespa a Franceschini. "Nei giorni scorsi - si legge nella lettera inviata dal conduttore al leader del Pd - abbiamo invitato il presidente del Consiglio come facciamo da 15 anni (si veda il caso di Prodi, D'Alema e Amato) per la seconda serata che apre la nostra stagione. Contestualmente, fedeli alla correttezza che ci ha sempre caratterizzato, abbiamo invitato il leader dell'opposizione. Nello scorso fine settimana, la direzione generale della Rai ha deciso di portare in prima serata l'evento di oggi e non vedo come questa scelta possa essere attribuita a noi e stravolgere il senso dell'invito che le abbiamo rivolto. Non le consento peraltro - prosegue Vespa - di definire una nostra trasmissione che lei ancora non ha visto, come una vetrina al servizio del presidente del Consiglio. Esigo da lei - conclude - lo stesso rispetto rivolto ad altre trasmissioni che dal pluralismo di Porta a porta hanno tutto da imparare".
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