Due ragazze di 13 e 14 anni, Francesca Colonnello e Sara Panuccio, sono morte a Ventotene a causa del crollo di un costone venuto giù all'improvviso da una parete di tufo sulla spiaggia di Cala Rossano. Erano assieme ad altri coetanei che partecipavano alla "Settimana azzurra", una scuola di vela che opera nell'isola pontina. Tutti frequentano due classi diverse della scuola media statale "Anna Magnani" di di via del Fontanile Anagnino a Morena, una borgata alla periferia di Roma. Una delle due ragazze è morta sul colpo, l'altra è stata rianimata sul posto ma non ce l'ha fatta. Altri due studenti - un ragazzo e una ragazza - sono rimasti feriti e trasportate in elicottero al pronto soccorso di Latina. La ragazza ha subito una grave lesione al bacino, ma senza complicazioni agli organi interni, ed ha subìto un delicato intervento chirurgico. Ha anche subìto la frattura alla tibia al pèrone sinistro. Il primo a soccorrerla e a stabilizzare la frattura è stato il sindaco di Ventotene, Geppino Assenso, che è ortopedico. Altri feriti, ma in modo lieve, sono stati invece medicati nel poliambulatorio di Ventotene. Il gruppo era arrivato a Ventotene ieri e sarebbe tornato a Roma domenica prossima.Intanto i ragazzi dell'Istituto comprensivo di Roma che erano andati in gita a Ventotene sono arrivati nelporto di Formia. Al loro arrivo dall'isola, gli alunni, accompagnati dai professori, non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione prima di salire sul pullman messo a disposizione dalla Guardia di Finanza. Con loro, un gruppo di psicologi e Mauro Ugazio, della Mediterranea Viaggi: «Accompagno studenti da venticinque anni a Ventotene - ha spiegato il responsabile dell'agenzia di viaggi che ha organizzato il soggiorno sull'isola -. Quel luogo era sicuro e la spiaggia regolarmente balneabile. Non posso dire che la tragedia si poteva evitare, ma penso sia doveroso denunciare una grave forma di disattenzione sul territorio di Ventotene per il mantenimento dell'isola». A Ventotene sono arrivati il pm di turno, Vincenzo Saveriano, e il prefetto di Latina, Antonio D'Acunto.