La Regione Lazio aggiusta il calendario scolastico e si impegna a non "mutilare" il Triduo pasquale: le vacanze cominceranno come quest’anno di giovedì, il 17 aprile, e non più l’indomani, come inizialmente stabilito. Il caso sollevato ieri da
Avvenire - grazie alla segnalazione di un docente di Cassino (Fr), il professor Salvatore Senese - è arrivato alla Pisana, la sede della Regione Lazio. E la giunta ora fa sapere che interverrà quanto prima per correggere l’incidente. Ma il caso non è isolato: anche Valle d’Aosta e Piemonte hanno cancellato dalle vacanze pasquali il giovedì santo, data importante nel calendario liturgico per la celebrazione mattutina della messa del Crisma e di quella pomeridiana della Cena del Signore.Tutto nasce con la pubblicazione il 7 giugno scorso, da parte della giunta regionale del Lazio, del calendario scolastico per il prossimo anno. Che introduce una novità: mentre nell’anno scolastico appena concluso - come da tempo - le vacanze pasquali erano cominciate dal giovedì santo, primo giorno del Triduo pasquale, per finire dopo il lunedì dell’Angelo con la ripresa delle lezioni di mercoledì, il prossimo anno le lezioni si sarebbero dovute tenere fino a giovedì 17 aprile compreso. Spezzando così il Triduo. Ritorno in classe invece come sempre di mercoledì, il 22.Una deriva ideologica di stampo laicista? O solo una svista nella composizione del
puzzle del calendario? Di sicuro c’è che alla Pisana ora annunciano una correzione. Dalla giunta della Regione Lazio, infatti, ieri si faceva sapere di avere «sollecitato gli uffici», annunciando che «la prossima settimana in Giunta regionale verrà modificato, con una delibera, il calendario scolastico: giovedì 17 aprile 2014 sarà festivo, mentre le festività di Pasqua si concluderanno il Lunedì dell’Angelo». In sostanza cominceranno e finiranno un giorno prima. Dalla Regione guidata da Nicola Zingaretti (Pd) arriva quindi un «ringraziamento per la segnalazione del professor Senese» e si sottolinea che «il problema è risolto».Ma la "svista" laziale non è un caso isolato. A scorrere i calendari scolastici delle altre Regioni salta all’occhio che la stessa anomalia, che il Lazio si impegna a correggere, è stata introdotta in altre due Regioni. In Valle d’Aosta, guidata da Augusto Rollandin dell’
Union Valdôtaine, le scuole non chiudono prima del venerdì santo, il 18 aprile, per riaprire lunedì 27, con un lungo ponte fino a venerdì 25 aprile, festa della Liberazione. Stesso identico calendario nella Regione Piemonte guidata da Roberto Cota della Lega Nord. Ancora da stabilire il calendario scolastico della Regione Sicilia.<+copyright>