Un'immagine del libro - Giunti editore
Anche nel Regno di Madia, come in tutte le nostre città, «c'era un gran fermento». Le porte erano sbarrate e i soldati giravano per le strade, controllando che non ci fosse nessuno in giro. Utilizza il registro della fiaba, lo psicologo dell'Università Cattolica, Fabio Sbattella, per introdurre i più piccoli nell'era del coronavirus. E in pochi giorni, il suo “Nano Gianni e i granelli rossi” (Giunti editore, 4,99 euro), ha scalato le classifiche, diventando il libro di narrativa più venduto su Amazon. Illustrato da Giada Negri e curato da Riccardo Bettiga e Gabriella Scaduto, il libro non vuole spiegare il coronavirus con il linguaggio dei bambini, ma è una fiaba vera e propria, che ha in sé gli elementi per introdurre i piccoli lettori nel travaglio del momento. Segnali sono la minaccia misteriosa, rappresentata dai granelli rossi e il clima di allarme tra gli adulti. Proprio ciò che i bambini, da settimane, vivono in casa con i propri genitori. «Vari personaggi proveranno a salvare la situazione - racconta Sbattella - ma come sanno i bambini, saranno gli eroi più piccoli ad essere decisivi. Umiltà, ironia, cooperazione e soprattutto fantasia creativa: ecco le risorse vincenti», aggiunge l'autore. Che ha deciso di devolvere il proprio compenso a favore dei progetti di solidarietà internazionale della ong Fondazione “Don Carlo Gnocchi”.
Nel testo, corredato da una lettera ai genitori del filosofo Umberto Galimberti, sono presenti anche proposte di giochi da sviluppare in famiglia durante tre settimane. Uno spunto per poi proseguire inventandone altri. «Le proposte - spiega l'autore - ripercorrono i nodi della vicenda fiabesca, proponendo occasioni concrete per esprimere emozioni, condividere ragionamenti, elaborare simbolicamente ed insieme i vissuti profondi».