sabato 7 agosto 2010
«Non vi fermate alla scatola nera, ci sono dei risparmi economici, non è giusto che a pagare siano persone innocenti». Così Salvatore Scarpati, padre di Vincenzo, il 25enne da ieri in coma dopo l'incidente ferroviario sulla linea San Giorgio a Cremano-Napoli. L'uomo, ex macchinista, già subito dopo il deragliamento che ha provocato 58 feriti e una vittima, Giuseppe Marotta di 71 anni, aveva preso le difese del macchinista.
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«Non vi fermate alla scatola nera, ci sono dei risparmi economici, non è giusto che a pagare siano persone innocenti». Così Salvatore Scarpati, padre di Vincenzo, il 25enne da ieri in coma dopo l'incidente ferroviario sulla linea San Giorgio a Cremano-Napoli. L'uomo, ex macchinista, già subito dopo il deragliamento che ha provocato 58 feriti e una vittima, Giuseppe Marotta di 71 anni, aveva preso le difese del macchinista. «Vogliamo giustizia - dice Salvatore Scarpati - non è giusto che un figlio sano adesso è immobile in un letto d'ospedale. Non sappiamo se si sveglierà e come si sveglierà. Lancio un appello alla magistratura e al presidente della Repubblica». Vincenzo Scarpati, 25 anni, studente di informatica, era sul treno delle 11 insieme con la sorella di 19 anni, rimasta illesa, e con altri amici. Alle 11.10 l'incidente, sul quale ora indaga la Procura di Napoli. Sono gravi ma stazionarie le sue condizioni. La notte scorsa, è stato sottoposto ad altri accertamenti nell'ospedale Loreto Mare, dove è ricoverato nel reparto di rianimazione. La prognosi resta riservata. Delle 58 persone rimaste ferite ieri, poco dopo le 11, nove sono state trattenute in ospedale. Sulle cause dell'incidente, avvenuto a Gianturco, a poca distanza dalla stazione del Centro direzionale, sono state aperte tre inchieste. I sostituti procuratori Aurelio Galasso e Giuseppina Loreto hanno già ascoltato numerosi testimoni. I dirigenti dell'Eav, l'Ente Autonomo Volturno, holding regionale dei trasporti proprietaria della Circumvesuviana, hanno fornito dettagli tecnici sulla linea ferroviaria, sul treno di ultima generazione impiegato nella tratta. Ascoltato anche il macchinista, ora indagato per disastro colposo, che ieri poco dopo l'incidente non è apparso lucido. Giancarlo Naso, 45 anni, ai magistrati ha detto di non ricordare nulla dell'accaduto. Secondo alcuni testimoni, in una curva dove il limite è di 20 chilometri orari il treno procedeva a velocità sostenuta e il macchinista parlava al telefonino. Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, ha disposto intanto l'istituzione di una commissione d'inchiesta. Provvedimento analogo è stato adottato dall'Eav. L'area interessata dall'incidente è ancora sotto sequestro. La polizia ha completato in nottata i rilievi tecnici. I tre vagoni del treno sono stati rialzati con l'aiuto di gru, spostati lateralmente, e "sezionati", cioè tagliati con mezzi meccanic. Intanto, in attesa che la magistratura autorizzi i lavori necessari alla rimessa in funzione della rete aerea, il traffico della Circum sulla linea di Baiano resta interrotto e i passeggeri vengono trasbordati su pullman.
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