giovedì 7 aprile 2011
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Entro oggi il decreto sul permesso di soggiorno ai tunisini sbarcati, tranne i pregiudicati. E accoglienza - non più in tendopoli - in tutte le regioni. Governo e regioni trovano l’intesa nella riunione della Cabina di regia di ieri sera sull’emergenza immigrazione. Un’intesa che l’esecutivo riesce a far maturare assicurando ai governatori i finanziamenti necessari. Ma il permesso temporaneo potrebbe essere solo una tappa verso la concessione del permesso per motivi umanitari, considerando anche i tunisini profughi di guerra. Una richiesta che il governo dovrà fare all’Europa.Alla riunione a Palazzo Chigi presieduta da Silvio Berlusconi arrivano i ministri Maroni, La Russa, Matteoli, Sacconi, Fitto e il sottosegretario Letta. Dall’altra parte del tavolo siedono il presidente della conferenza delle Regioni Errani, dell’Upi Melilli, dell’Anci Chiamparino e diversi governatori. Sullo sfondo c’è la tragedia del naufragio dei trecento migranti. Maroni esprime il suo cordoglio, lo stesso farà poi anche Berlusconi. Il Cavaliere apre la riunione tornando a scherzare sul noto tormentone del Rubygate. Poi annuncia una nuova visita a Lampedusa «per verificare lo stato delle cose», e fa sapere che non comprerà più la villa Due Palme nell’isola, come annunciato, perché - dice - l’edificio è su un terreno demaniale. A Ballarò la sera prima Paolo Mieli aveva detto di conoscere il proprietario della villa: «So per certo – aveva detto – che non è stata acquistata da Berlusconi».Dall’accordo con la Tunisia il premier invita comunque a non aspettarsi miracoli: hanno accettato di controllare le coste e le partenze, dice, ma hanno bisogno di mezzi e un po’ più di tempo. Mezzi assicurati generosamente nell’accordo Roma-Tunisi. Meno diplomatico Bossi: «Siamo costretti a fidarci della Tunisia, spero che mantengano la parola».Il sì delle Regioni ad accollarsi al Nord come al Sud una quota di migranti arriva quando il governo assicura che non andranno in tendopoli. «Ci è stata chiesta una tipologia diversa di siti militari – spiega il ministro della Difesa La Russa – e cioé siti recintati, come caserme, dove poter alloggiare persone, senza bisogno di tende». E la Difesa li ha «messi a disposizione al Nord, al Centro e al Sud».Del permesso di soggiorno temporaneo a chi è già sbarcato parla il presidente della Toscana, Enrico Rossi. Il decreto per attuare quanto previsto dall’articolo 20 del testo unico sull’immigrazione dovrebbe essere varato stamattina dal Consiglio dei ministri. Rossi aggiunge: «Abbiamo anche chiesto che le altre Regioni si facciano carico del problema». Dal decreto dovrebbe essere escluso chi ha precedenti penali. Chiamparino conferma: «Tutte le Regioni saranno attive nell’accoglienza, sarà finanziato adeguatamente il Fondo per la Protezione civile e non ci saranno tendopoli. E saranno attivate le procedure europee affinchè i migranti possano defluire anche nei Paesi Ue».Ma non basta. Maroni annuncia che il governo chiederà all’Unione europea l’applicazione della direttiva 55 del 2001, per la protezione dei rifugiati che scappano da zone di guerra, anche per i cittadini tunisini che sono sbarcati sulle coste italiane. Un cambio di rotta non da poco, viste le distinzioni tra profughi dalla Libia e clandestini dalla Tunisia ribadite più volte. La richiesta italiana dovrebbe essere formalizzata il prossimo 11 aprile a Bruxelles, durante il Consiglio dei ministri dell’Interno della Ue.
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