Dopo il caso carne di cavallo nelle polpette, il colosso della produzione di mobili low cost Ikea, che nei suoi negozi vende anche generi alimentari, ha interrotto in 23 Paesi inclusa l'Italia le vendite di dolcetti al cioccolato chiamati
Chokladkrokanttarta, dopo che le autorità doganali cinesi hanno rilevato che in una partita di questi prodotti ci sarebbero tracce di batteri fecali. Anche se, come ha precisato in serata la multinazionale, nei ristoranti Ikea in Italia non sono presenti lotti delle torte ritirate da 23 paesi dopo il rinvenimento di tracce di batteri fecali sui dolci.Ikea ha affermato che i funzionari doganali cinesi nei mesi scorsi hanno sequestrato e distrutto un lotto di 1.800 dolci importati da Ikea in Cina dalla Svezia dopo che i test hanno rivelato che le torte contenevano livelli troppo elevati di batteri coliformi, germi che si trovano nel suolo, nella vegetazione, come pure nelle feci degli esseri umani e degli animali a sangue caldo, riporta il
Wall Street Journal.«I funzionari doganali cinesi hanno trovato batteri coliformi che superano i limiti e abbiamo deciso di fermare le vendite di questi dolci in tutti i mercati», ha detto la portavoce Ikea, Ylva Magnusson, che ha aggiunto che il fornitore Almondy ha testato la stessa partita di dolci e non ha trovato la presenza di E. coli o batteri intestinali umani. Magnusson ha chiarito che la società sta prendendo la situazione molto sul serio e sta tracciando la partita per vedere se i dolci possano essere finiti in altri ristoranti Ikea.Questi batteri normalmente poco pericolosi per i consumatori, sono di solito la spia «di una contaminazione fecale, anche se non è sempre il caso», ha spiegato un microbiologa dell'autorità per la sicurezza alimentare svedese, Mats Lindblad. Le torte ritirate sono state prodotte dal fornitore svedese, Almondy. Ma non sono solo le torte al cioccolato di Ikea ad essere nel mirino delle autorità sanitarie cinesi. Bloccati anche lotti di formaggi della Kraft, barrette al cioccolato della Nestlè e creme solari della Shiseido poichè «sotto gli standard» qualitativi. I prodotti, rende noto il quotidiano online
ShanghaiDaily.com, sono stati distrutti o rinviati all'origine a seguito degli ultimi controlli effettuati.
I prodotti della Nestlè, della Kraft e della Shiseido, oltre alle torte Ikea, bloccati dalle autorità sanitarie cinesi fanno parte di un gruppo di 247 articoli alimentari e cosmetici importati e sui quali, lo scorso gennaio, le autorità cinesi hanno rilevato problemi di tipo qualitativo. I prodotti in questione erano scaduti o presentavano livelli eccessivi di concentrazioni batteriche, metalli pesanti, additivi o sostanze proibite. Rilevati pure alti livelli di acidità e problemi di etichettatura.