giovedì 22 febbraio 2018
La polizia ha respinto con gli idranti i manifestanti del corteo antifascista. Tre agenti sono rimasti feriti. In mattinata perquisizioni e un arresto.
I tafferugli di Torino

I tafferugli di Torino

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Tafferugli a Torino durante il corteo antifascista contro CasaPound, organizzazione di estrema destra. I manifestanti sono arrivati a ridosso del cordone con cui le forze dell'ordine hanno sbarrato corso Vittorio Emanuele per tentare di raggiungere l'albergo Nh Hotel di Corso Vittorio Emanuele in cui è previsto un comizio elettorale di Simone Di Stefano, leader di CasaPound.

Al tentativo di forzare il blocco la polizia ha risposto con idranti e una brevissima carica di alleggerimento. Gruppi di manifestanti hanno divelto le recinzioni di un cantiere stradale vicino alla stazione ferroviaria di Porta Susa e hanno raccolto pietre scagliandole
contro le forze dell'ordine. Rovesciati cassonetti dei rifiuti. Negli scontri tre agenti di polizia sono rimasti feriti. Due manifestanti, una ragazza e un giovanissimo, sono stati bloccati dalle forze dell'ordine e la loro posizione è al vaglio della polizia che dovrà decidere se trattenerli o meno.

In giornata, un'operazione della polizia è scattata in vista dei probabili disordini annunciati per stasera, quando un corteo antifascista cercherà di raggiungere l' Hotel di corso Vittorio Emanuele.

Un militante del centro sociale torinese Askatasuna è stato arrestato dalla Digos durante le perquisizioni domiciliari eseguite stamattina. L'uomo, 29 anni, è stato trovato in possesso di una bomboletta di gas lacrimogeno di fabbricazione tedesca, in uso esclusivo delle forze armate e di polizia. Per tale motivo il giovane è stato tratto in arresto per "detenzione di aggressivi chimici".

Oltre alle abitazioni dei militanti di Askatasuna, sono state perquisite le case di alcuni militanti di Casapound, vicini agli ambienti delle frange ultras calcistiche più oltranziste.

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