martedì 18 marzo 2025
Alle 10 una scossa di magnitudo 4,2 con epicentro a Vaglio. Nessun danno ma tanta paura. Per precauzione studenti rimandati a casa nel capoluogo e circolazione ferroviaria sospesa tra Tito e Potenza
L'epicentro del terremoto di stamattina in provincia di Potenza

L'epicentro del terremoto di stamattina in provincia di Potenza - Ansa

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La terra continua a tremare nel Sud Italia. Stamattina intorno alle 10 una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata avvertita in modo netto a Potenza e a Matera. Secondo i dati dell'Ingv la scossa si è verificata a sei chilometri dal Comune di Vaglio a una profondità di 14,3 chilometri. Al momento non si registra alcun danno. Diverse scolaresche, nel capoluogo, sono state fatte uscire dagli istituti a scopo precauzionale e anche molti dipendenti degli uffici pubblici si sono riversati in strada. Poco dopo il primo cittadino ha annunciato la chiusura di tutte le scuole. "E' in fase di emissione l'ordinanza per la sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado, per la giornata odierna" ha detto il sindaco Vincenzo Telesca. È stata attivata a Potenza la sala operativa della Protezione civile per valutare eventuali danni agli edifici. "Al momento non ci sono state segnalate situazioni particolari e non ci risultano danni". ha detto il prefetto di Potenza, Michele Campanaro, rispondendo in Prefettura ai giornalisti che gli chiedevano un aggiornamento sulla scossa di terremoto. "Abbiamo subito disposto - ha aggiunto il prefetto - con il Comando provinciale dei Vigili del fuoco e con le forze di polizia una prima ricognizione. In particolare i Vigili del fuoco effettueranno tutte le bonifiche e gli interventi di sopralluogo per verificare che non ci siano danni". La circolazione ferroviaria è stata bloccata temporaneamente e in via precauzionale tra Tito e Potenza.

Nelle ultime settimane in Calabria, Puglia e Campania si sono verificate diverse scosse: si tratta di sciami sismici con cause differenti che secondo gli esperti non sarebbero collegati tra loro. Nei Campi Flegrei le scosse sono molto superficiali e vengono avvertite con maggiore intensità. Sono causati dall'ormai ben noto fenomeno di origine vulcanica chiamato bradisismo, soprannominato anche "respiro vulcanico".

I terremoti in Puglia (dove c’è stata una scossa sul Gargano di magnitudo 4,7 venerdì scorso) e in Calabria, in provincia di Catanzaro alle prese con uno sciame sismico da giorni sono di origine tettonica, legati cioè alla presenza di numerosi sistemi di faglie. Ieri c’è stata l’ultima di magnitudo 3.4 registrata attorno a mezzogiorno con epicentro a Tiriolo: numerose scuole sono state evacuate a scopo cautelativo ma non ci sono stati danni. Nel corso delle 24 ore precedenti c’erano state 21 scosse. Uno sciame sismico, ha spiegato Domenico Costarella, responsabile del dipartimento di Protezione civile della Regione Calabria, che non ha alcune collegamento con i Campi Flegrei né con i fenomeni registrati nei giorni scorsi nel Gargano ed alle Egadi. Le scosse, ha aggiunto, stanno seguendo la faglia posizionata sotto i rilievi collinari nell'istmo calabrese, il tratto più stretto della Regione, dove è in atto una smobilizzazione della faglia stessa.

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