sabato 12 agosto 2023
Il ritrovamento questa mattina alle 7, era in una busta verde. Era stato partorito poche ore prima, aveva ancora il cordone ombelicale attaccato
Un neonato, foto d'archivio

Un neonato, foto d'archivio - Siciliani

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"E' nato probabilmente nelle ultime 12-24 ore". Così ha detto ai giornalisti in ospedale Federico Schettini, responsabile della pediatria universitaria dell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto. E' lui il medico che questa mattina, insieme alla responsabile dell'Unità di terapia intensiva neonatale, ha preso in carico in reparto il piccino ritrovato da una passante davanti ad un cassonetto dei rifiuti nel centro di Taranto. Il neonato era stato lasciato in una busta per la spesa di tela.

"Le condizioni sono stabili, non ci sono problematiche acute in questo momento, ovviamente è monitorato, vedremo nel prosieguo del tempo come evolverà la situazione" ha aggiunto la primaria dell'Utin del Santissima Annunziata, Lucrezia De Cosmo, aggiungendo che Lorenzo (il nome che il personale ospedaliero gli ha dato) "pesa intorno ai tre chili".

Il ritrovamento accanto a un cassonetto dei rifiuti

Il neonato è stato ritrovato stamani attorno alle 7 accanto a un cassonetto dei rifiuti. L'ha scoperto una donna uscita per portare a spasso il cane. Ha sentito piangere e lo ha subito visto, in una busta verde di tela. La donna ha chiamato la polizia che è arrivata sul posto.

Il bimbo è stato subito trasportato all'ospedale Santissima Annunziata, poco distante dal luogo del ritrovamento, dove è sottoposto a controlli e accertamenti. E' stato richiamato dalle ferie ed è subito rientrato in ospedale il primario dell'Utin, l'Unità di terapia intensiva neonatale, Alfonso Fischetti, per occuparsi del caso.

Il piccolo è risultato in buone condizioni, colorito roseo, e cordone ombelicale ancora attaccato.

La Polizia sta visionando le immagini della videosorveglianza nell'area tra le vie Pisanelli e Principe Amedeo, vicinissime a piazza Maria Immacolata nel centro della città, al fine di ricavare possibili elementi utili all'identificazione di chi ha lasciato lì il neonato.

L'Asl: il piccolo è in ottime mani

"Ringrazio tutti gli operatori sanitari intervenuti questa mattina per salvare il neonato. Seguo personalmente e costantemente la situazione, consapevole che il piccolo è in ottime mani: i nostri medici e infermieri garantiranno al piccolo tutte le cure e l'affetto necessari". Così Vito Gregorio Colacicco, direttore generale della Asl di Taranto.

L'Azienda sanitaria precisa che "alle ore 7.26, presso il Servizio di Pronto soccorso del presidio ospedaliero SS. Annunziata è giunto tramite il Servizio del 118 un neonato a termine di sesso maschile abbandonato e ritrovato in prossimità delle vie centrali della città di Taranto. Il piccolo è stato immediatamente trasferito in Utin (Unità di terapia intensiva neonatale) per le cure e l'adeguata assistenza; è in condizioni cliniche stabili, di peso adeguato all'età gestazionale e costantemente monitorato per i parametri vitali".

L'Asl ricorda che "già dal 1997 la legge italiana tutela la diade madre figlio assicurando in ospedale il parto in anonimato e consentendo di garantire la massima riservatezza, garantendo interventi sanitari adeguati ed efficaci a tutela della salute degli stessi".

Il neonato, "appena giunto - conclude l'azienda sanitaria - al presidio ospedaliero, è stato prontamente preso in carico dal prof. Federico Schettini e dalla dottoressa Lucrezia De Cosmo, direttrice dell'Unità di Terapia Intensiva Neonatale".

L'appello: basta chiamare il 118, pensiamo a tutto

"Un appello a tutte le donne, e alle madri, che si trovino in un momento psicologico critico, drammatico: prima di fare qualunque cosa chiamate il 118". E' quanto dice Mario Balzanelli, presidente del Società Italiana Sistema 118 (Sis118), a poche ore dall'intervento degli operatori del 118 a Taranto. "Il 118 prenderà in carico immediatamente la situazione e verrà in pochi minuti da voi, attivando i percorsi stabiliti. Veniamo noi da voi. Chiamate il 118 nei momenti di maggiore sconforto, prima di fare qualunque cosa". Il riferimento è al parto in anonimato, garantito dalla legge, in ospedale in tutta sicurezza per madre e figlio.

Ecco come funziona il parto in anonimato

La donna può decidere di partorire in ospedale, assistita in tutto e per tutto, e poi chiedere di non riconoscere il piccolo che dà alla luce: nell’atto di nascita del bambino (DPR 396/2000, art. 30, comma 2) viene scritto "nato da donna che non consente di essere nominata" e il nominativo del neonato viene immediatamente segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, permettendo così l’apertura di un procedimento di adottabilità. Il piccolo vede così garantito il diritto a crescere ed essere educato in famiglia e assume lo status di figlio legittimo dei genitori che lo hanno adottato. E alla madre, oltre all'anonimato, è garantita tutta l'assistenza necessaria (qui tutte le informazioni del Ministero della Salute).

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