sabato 5 febbraio 2011
Plichi contenenti indumenti di Alessia e Livia, di cui non si hanno più notizie dopo che il padre si è suicidato l'altra sera lanciandosi sotto un treno in corsa nella stazione di Cerignola, sono giunti in Puglia portati da poliziotti svizzeri. Dovrebbe arrivare anche il cane Bloodhound, che è stato utilizzato nelle ricerche di Yara Gambirasio.
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Plichi contenenti indumenti delle due gemelline di sei anni, Alessia e Livia, di cui non si hanno più notizie dopo che il padre si è suicidato l'altra sera lanciandosi sotto un treno in corsa nella stazione di Cerignola, sono giunti in Puglia portati da agenti di polizia svizzeri. Gli indumenti, portati nei pressi dello scalo ferroviario di Cerignola dove si concentrano le ricerche, sono stati utilizzati per farli annusare dai cani che da ieri sono impegnati nelle operazioni di ispezione della zona.In serata - a quanto si è appreso - dovrebbe arrivare a Cerignola il cane Bloodhound, specializzato nella ricerca di persone scomparse, che è stato utilizzato nelle ricerche di Yara Gambirasio. Nel pomeriggio si era diffusa a Cerignola la notizia dell'imminente arrivo di parenti dei genitori delle gemelline, ma fino ad ora nessuno ha contattato gli investigatori. La mamma delle bambine, Irina Lucidi, di 44 anni, la cui famiglia è originaria di Ascoli Piceno, al momento, - a quanto si è saputo - preferisce rimanere nella sua abitazione, in Svizzera, luogo dal quale è comunque costantemente in contatto con gli investigatori di Foggia.È stata trovata chiusa a chiave, e con il freno a mano inserito, l'Audi 6 di colore nero con targa svizzera di proprietà di Matthias Kaspar Schepp, 44 anni, canadese residente in Svizzera travolto e ucciso da un treno la scorsa notte a Cerignola. Nelle campagne del Foggiano sono in corso battute alle quali partecipano polizia, Corpo forestale dello Stato e volontari della Protezione civile per ritrovare le sue figlie, due gemelline di 6 anni, con cui l'uomo era scappato di casa dopo l'ennesimo litigio con la moglie da cui si stava separando.L'auto era parcheggiata proprio davanti all'ingresso della stazione. Gli uomini della Polfer hanno aperto il portabagagli e ispezionato la vettura nella speranza di trovare qualche traccia delle due bambine. La madre delle piccole, contattata dagli investigatori della questura di Foggia, si trova ora nella sede di un commissariato francese dove sta fornendo indicazioni che potrebbero essere utili alle ricerche. La donna è originaria di Ascoli Piceno, luogo, però, con il quale non ha più legami. La famiglia risiede a Losanna, in Svizzera da tempo.«Al momento non abbiamo nessuna novitaà sulla scomparsa delle due bambine. Le nostre ricerche partono ovviamente da Cerignola, ma non escludiamo che possano essere anche altrove». Lo afferma il dirigente della squadra mobile della Questura di Foggia, Alfredo Fabbrocini, il quale sottolinea che per ora la principale preoccupazione riguarda la sorte delle bambine, per le quali si nutrono fortissimi timori.«Riteniamo - aggiunge - che si sia trattato di un suicidio, ma, sulla sorte delle due bambine, non possiamo ancora dire nulla. Qualsiasi informazione ci può essere utile». Per cercare di avere informazioni, la polizia ha diffuso immagini delle bambine: le gemelline Alessia Vere e Livia Clara. Sulla ipotesi che le piccoline possano essere state uccise, il dirigente della mobile non si sbilancia e afferma che «non ci sono elementi per sostenere o confermare questa ipotesi». «Stiamo lavorando - aggiunge - per fare luce su questa brutta storia, ma al momento non abbiamo granché». A quanto si è saputo il cellulare dell'uomo risultava spento già dal 31 gennaio.
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