sabato 4 aprile 2015
Imponenti misure di sicurezza per Roma-Napoli. Dalla curva sud: "Lucri sul funerale di tuo figlio". La replica della donna: "Dio cambi i cuori di chi ha scritto quelle cose". Acquisiti filmati.
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​"Dio cambi i cuori di chi ha scritto quelle cose". Finisce con la preghiera di una donna che ha pianto il figlio e ha perdonato, scacciando ogni tentazione di vendetta, la partita della paura. È la risposta di Antonella Leardi, madre di Ciro esposito, ai pesanti striscioni contro di lei esposti dalla Curva Sud dell'Olimpico, per Roma-Napoli. In un Olimpico blindato e col settore ospiti prima chiuso poi aperto - alla fine vuoto -, la giornata scorre via senza incidenti. Ma festa vera - come in molti avevano chiesoto per esorcizzare la paura - non c'è stata, soprattutto per due scritte pesanti contro la mamma di Ciro Esposito. Le limitazioni alla trasferta per Roma-Napoli imposte ai sostenitori partenopei residenti in Campania, e lo scarso afflusso all'Olimpico da parte dei tifosi azzurri provenienti dalle altre parti d'Italia (nel settore ospiti dello stadio appositamente aperto per la sfida presenti non più di una trentina di persone che hanno mostrato la scritta "Ciro x sempre"), hanno contributo a evitare problemi di ordine pubblico. Mille agenti schierati, un presidio di sicurezza attorno al luogo dove fu ferito Ciro quel 3 maggio fuori dall'Olimpico, lo striscione in ricordo del giovane napoletano esposto fuori e poi portato allo stadio: questo il palcoscenico dell'anticipo dell'Olimpico. Con la nota triste dalla tifoseria.    La Curva Sud dell'Olimpico, occupata dallo zoccolo duro della tifoseria romanista, non ha infatti perso l'occasione per offendere anche chi ha preferito non venire a Roma per restare in famiglia, ovvero la signora Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, il tifoso napoletano morto in seguito agli scontri avvenuti nei pressi dello stadio prima della finale di Coppa Italia dello scorso anno tra Napoli e Fiorentina. "Che cosa triste...lucri sul funerale con libri e interviste!" il primo striscione esposto in Curva, con un chiaro riferimento alla recente presentazione del libro 'Ciro Vivè. Poco dopo è poi stata mostrata una seconda scritta, sempre dello stesso tenore: "C'è chi piange un figlio con dolore e moralità e chi ne fa un business senza dignità. Signora De Falchi onore a te". A fare da sottofondo i soliti cori offensivi anti-napoletani ('Vesuvio lavali col fuocò) che costeranno una multa salata da parte del giudice sportivo alla società di Trigoria. E uno striscione esplicito: "Daniele con noi", la scritta pro De Santis. No comment dai dirigenti Roma, interpellati: non commentiamo mai gli striscioni, la risposta ufficiale. "È ora di squalificare l'Olimpico", reclama il legale della famiglia Esposito, l'avvocato Pisani. La polizia ha già acquisito i filmati e li sta esaminando per identificare gli autori. Anche senza scontri, Roma-Napoli ha lasciato ferite profonde.
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