Le parole di Matteo Salvini, Lega Nord, indignano (Ansa)
«Ci vuole una pulizia di massa anche in Italia. Una pulizia via per via, quartiere per quartiere, con le maniere forti se serve. Perché ci sono interi pezzi d’Italia fuori controllo. Non vedo l’ora una volta al governo di controllare i confini come si faceva una volta con le navi della Marina militare: pulizia e pattugliatori in mare». Così il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ha illustrato il suo "programma" sull’immigrazione, mentre si trovava a Recco, in provincia di Genova, per la campagna di tesseramento del Carroccio. «Una guardia nazionale anti migranti come negli Usa di Trump? Magari!», ha aggiunto.
Esternazioni che indignano ma non stupiscono, se si ripercorre il crescendo salviniano, da quello «stop all’invasione di migranti o gli italiani si faranno giustizia da soli» dello scorso 31 agosto, alla "promessa" elettorale del 12 gennaio, «se andrò al governo li scaricherò sulle spiagge africane con una pacca sulle spalle, un sacchetto di noccioline e un gelato»... Ma ogni occasione è buona, per il segretario del Carroccio, persino le discutibili palme che addobbano piazza Duomo a Milano, subito twittate con sarcasmo come l’habitat di «scimmie e cammelli e poi avremo l’Africa in Italia. I clandestini, del resto, già ci sono»...
Toni e rispetto che si commentano da soli, o forse incommentabili, se i politici del centrodestra che abbiamo interpellato hanno scelto tutti il silenzio, dal leghista e presidente lombardo Roberto Maroni, all’ex ministro Maria Stella Gelmini, al governatore della Liguria Giovanni Toti.
«Salvini sugli immigrati? Non commento, ho altro da fare», taglia corto anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, consultata dai cronisti a margine del congresso di Sinistra italiana. Di «parole allucinanti» e «frasi irresponsabili» parla Raffaella Paita, capogruppo del Pd in Regione Liguria: «Pulizia di massa quartiere per quartiere? Il segretario della Lega evoca periodi molto bui della nostra storia». Mentre il senatore di Fi, Renato Schifani, ribadisce i princìpi della democrazia: «La pulizia di massa e i metodi forti evocati da Salvini non fanno parte della cultura del buon governo di Forza Italia. I governi Berlusconi hanno sempre tenuto alta l’attenzione sulla sicurezza, ma nel rispetto delle regole e della dignità delle persone, raggiungendo sempre ottimi risultati nell’interesse dei cittadini. Più che toni forti, quando torneremo al governo, adopereremo misure decise ed intransigenti nei confronti di chiunque trasgredirà le nostre regole di convivenza».
Bipartisan l’imbarazzo, bipartisan l’indignazione. E per una volta Salvini mette d’accordo tutti.