martedì 20 dicembre 2011
Una lista nera (definita "lista dei delinquenti italiani") con nomi noti della politica locale, della magistratura e della società civile è stata pubblicata in questi giorni sulle pagine italiane del forum neonazista Stormfront.
I veri nemici del popolo italiano di Giorgio Paolucci
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«Colpevoli» di accogliere. Di aiutare gli immigrati. Di aver fatto proposte di legge per agevolarli nell’integrazione. Ma anche d’aver dato loro voce e spazio in una trasmissione tv, in un articolo, o più semplicemente d’esserseli trovati al banco degli imputati, d’averli giudicati secondo la legge.Da ieri c’è una lista nera di italiani, “affissa” online. Decine di «criminali», secondo il sito neonazista Stormfront (costola italiana dell’organizzazione che fa capo all’ex leader del Ku Klux Klan Don Black), che ha pubblicato i nomi di religiosi, politici, magistrati, attivisti dei diritti umani, giornalisti, il cui “reato” è – per l’appunto – occuparsi di stranieri.L’iniziativa è partita da un membro del forum di nome Costantino, verosimilmente in seguito alla tragedia di Firenze: «Siamo stati accusati di razzismo verso gli immigrati, che li odiamo senza motivo – scrive – ma anche gli italiani compiono atti di delinquenza. Io vorrei dimostrare che non odio gli stranieri, ma che anzi odio molto di più certi italiani. Vorrei raccogliere i nomi di quelli che compiono atti criminali, che aiutano gli allogeni e ne traggono un tornaconto economico». E così – con l’accoglienza che diventa «criminalità» e gli stranieri «allogeni» – la lunga lista è stata compilata con l’aiuto di altri membri del forum.Ci sono l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia e il direttore dell’Ufficio per la pastorale dei migranti della diocesi di Torino, don Fredo Olivero: si occupano di rom, hanno condannato l’incendio nel campo nomadi della Cascina Continassa. «Pericolosi». Mai quanto don Ezio Segat, però, attaccato da tutti i partecipanti al folle forum. Classe 1964, don Ezio è un sacerdote della diocesi di Vittorio Veneto, parroco di Lago e di Revine, che quest’estate si è occupato di devolvere i soldi raccolti (peraltro a scopo di beneficenza) dal Fronte Veneto Skinhead. «Li ha dati ai boveri immigrati», scrive Costantino, incalzato dai deliri ben peggiori dei suoi “fans”.L’elenco non si ferma alla Chiesa. E continua con il sindaco di Padova Flavio Zanonato (ha fatto votare a 17mila immigrati i rappresentanti della nuova commissione che si rapporterà col comune), la vicepresidente della giunta toscana Stella Targetti (l’«immigrazionista» vuole che la scuola toscana sia a misura di tutti, stranieri compresi) e poi assessore vari (colpevoli di proposte per aiutare gli immigrati). C’è anche il governo Monti al completo (in testa il ministro Andrea Riccardi) e poi alcuni giudici, colpevoli anche loro per non aver condannato più duramente stranieri che hanno commesso crimini (dal marocchino che uccise 8 ciclisti con l’auto a Lamezia Terme fino allo spacciatore nigeriano “graziato” perché l’ordinanza di arresto non era stata tradotta in inglese). E ancora giornalisti (Gad Lerner e Maurizio Costanzo), attivisti (il copresidente dell’organizzazione EveryOne Roberto Malini), il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, il presidente dell’Unione Musulmani d’Italia Adel Smith.Unanime la condanna del mondo politico alla “black list” e al portale neonaziata Stormfront, sintomo «di un brodo di coltura – ha detto il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri – che non si riesce sempre ad isolare e che va monitorato». La polizia postale italiana ha già preso contatti con le autorità americane: l’obiettivo è ottenere che i responsabili del sito o, in alternativa, quelli del server su cui si appoggia il forum, rimuovano la pagina. Contemporaneamente gli investigatori hanno chiesto di risalire al computer da cui è stata pubblicata la lista, per poi cercare di individuare i colpevoli. Quelli veri.
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